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mercoledì 9 gennaio 2013

Crema di topinambur

topinambur 011-001

Da quando posso raccogliere il topinambur direttamente dal giardino di casa mia questa crema è diventata il mio cavallo di battaglia. Solo ieri ne ho raccolti 3 kg e non vi dico quante radici si nascondono ancora sotto terra!

Due anni fa ho provato a piantare qualche radice di topinambur in giardino, anzi in due zone del giardino: in una zona assolata e in una zona all'ombra, entrambe vicino ad una fontanina dove la terra è un po' più umida, perchè ho notato che nella campagna intorno a casa mia i topinambur crescono principalmente lungo minuscoli corsi d'acqua. Nella zona all'ombra sono nate pochissime piantine e piantine sono rimaste... nella zona soleggiata c'è stata un'esplosione: le piante a fine estate sono diventate alte più di tre metri e si si sono ricoperte di fiori gialli e, cosa più importante, le radici si sono riprodotte in modo incredibile, solo lo scorso anno ho raccolto quasi 10 kg di topinambur e questo anno saranno molti di più!

Coltivare il topinambur non richiede attenzioni, basta piantarlo in una zona esposta al sole e ricordarsi di annaffiarlo un po' in estate e il gioco è fatto (almeno per me è stato così)

Per chi fosse interessato a piantarlo: ricordate che una volta piantato sarà difficilissimo da togliere perchè è molto infestante.
In fondo a questo post troverete una foto della dimensione delle piante a luglio

topinambur 011

crema di topinambur 011

Per 3-4 porzioni

600 gr di topinambur già pelati
200 gr di patate
brodo vegetale o acqua
3 cucchiai olio evo
1 cipolla piccola
sale
pepe
Erba cipollina (facoltativa)

Tritate finemente la cipolla e fatela appassire nell'olio evo.
Unite le patate e i topinambur tagliati a dadini e fate insaporire.
Coprite con a filo con il brodo o con l'acqua (viene buona in entrambi i casi!) e fate cuocere finchè il topinambur diventa morbido.
Con il frullatore ad immersione frullate il tutto, aggiustate di sale e pepe e servite( se secondo voi il risultato è troppo liquido rimettete tutto sul fuoco fino al raggiungimento della giusta consistenza, se è troppo denso aggiungete un po di acqua).
A me piace servita con un po' di erba cipollina tritata.

 crema di topinambur 009

Altre ricette con il topinambur:

lunedì 10 dicembre 2012

Minestra con lampredotto e cavolo nero


Ho una coppia di amici che amano come me e mio marito la trippa e il lampredotto in particolare; circa due mesi fa, una sera a cena, il mio amico mi dice di aver sentito parlare di una minestra con il lampredotto e il cavolo nero, di non ricordarsi le dosi e gli ingredienti precisi e di voler provare a farla. Il giorno dopo corro a leggere i miei fidati libri di cucina toscana, ma niente, non trovo niente al riguardo... ma non mi sono data per vinta, l'idea di questa minestra mi è rimasta in mente e appena ho trovato del bel cavolo nero al mercato vicino casa di campagna amica, anzi no, al banco perchè solo quello c'è, ho iniziato a sperimentare: questa che vi propongo è la terza versione quella che ci è piaciuta di più!

minestra con lampredotto e cavolo nero 006

Per due porzioni molto abbondanti:

150 gr di lampredotto bollito
100 gr di cavolo nero già privato della parte più dura
130 gr di pasta da minestra
3 cucchiai di olio evo
1 litro di brodo (quello del lampredotto)
1 spicchio di aglio
sale

pepe



Fate soffriggere l'aglio nell'olio evo, poi unite il cavolo nero, precedentemente lavato e tagliato a striscioline sottili e fate appassire a fuoco basso per circa 15 minuti ( a me piace croccante).
Unite il lampredotto tagliato a pezzettini (piccoli piccoli) e fate insaporire per qualche minuto.
Unite il brodo portate a bollore, aggiustate di sale (se necessario)  e unite la pasta, portate a cottura e impiattate.
Condite con po' di olio evo e macinate un po' di pepe.

Altre ricette con trippa e lampredotto:

lunedì 24 gennaio 2011

Pasta e ... cicerchie

Che si tratti di fagioli, ceci o di altri legumi io la classica "pasta e..." la preparo sempre seguendo  la vecchia ricetta di famiglia. 
Sono quasi 25 anni che nonna non è più qua, ma è stato talmente tanto il tempo passato con lei che certe immagini, soprattutto di cucina, sono ancora belle nitide nella mia memoria, come quella della pasta e fagioli o della pasta e ceci. Sono stata per molti anni l'ombra di nonna, anche tra i fornelli, e quei profumi e quei sapori non mi hanno abbonadonata e non mi abbandoneranno mai. Mamma, nel suo poco tempo libero, è stata un'"allieva" attenta, che è riuscita a far suoi tutti i segreti  di sua suocera (ahime tutti tranne uno, quello del sugo (ragù) di coniglio: non c'è niente da fare anche se ripete le indicazioni di nonna, non le viene mai come veniva a lei, buono è buono, ma quello di nonna era tutta un'altra storia... un sugo che, ogni volta ,richiamava amici e parenti a farne grosse scorpacciate!). E tutti i "segreti" mamma li ha passati a me e sapete una cosa? Ormai sono anni che ripeto con costanza certe ricette, ma tutte le volte che ho intenzione di preparare una "nostra" ricetta mi attacco al telefono e me la faccio ripetere passo dopo passo...

pasta e cecerchie

Per 3/4 porzioni

200 gr di cicerchie
olio evo
150 gr di pasta fresca al cavolo nero   (di solito usiamo sempre i ditali rigati)
1 spicchio di aglio 
un cucchiano di concentrato di pomodoro
un piccolo rametto di ramerino (rosmarino)
sale
pepe

Mettete in ammollo le cocerchie per una notte.

Sciacquatele e fatele lessare in abbondante acqua per circa 2 ore.

Frullatene la metà con un po' di acqua di cottura..

In una pentola fate soffriggere in poco olio evo lo spicchio di aglio e poi le foglioline del ramerino. (Nonna qua univa un po' di "carnesecca" = pancetta a pezzettini, non l'avevo in casa ma ci sarebbe stata propio bene!)

Aggiungete il concentrato di pomodoro.

Unire le cicerchie frullate e quelle intere con la loro acqua di cottura ( se non vi sembra sufficiente aggiungete dell'acqua calda).

Portate a bollore, salate e aggiungete la pasta.

Servite arricchendo la minestra con una macinata di pepe e un filo di olio evo.

martedì 7 dicembre 2010

Ribollita

Sfogliando i libri della cucina tipica della mia regione, la Toscana, ho visto che ci sono diverse versioni della ricetta della ribollita, di solito cambia la quantità e il tipo di verdure usate.
Io vi propongo quella che ho sempre visto fare in casa mia, prima da mia nonna e poi da mia mamma... da bambina mi incantavo a guardare mia nonna che disponeva i vari strati di pane, verdure e fagioli... da ragazzina guardavo mia mamma e  pensavo che mai e poi mai avrei perso così tanto tempo a fare la ribollita... l'avrei mangiata al ristorante!
Invece eccomi qua che, ormai da quasi 9 anni  e su  richiesta del marito, puntulamente la preparo ogni inverno.

Le dosi riportate sono molto abbondanti, l'ho servirta ad una cena e ne è avanzata un po'.

ribollita passo passo-1

600 gr di fagioli cannellini (o borlotti) secchi

1,2 kg di cavolo nero

1 verza

1 kg di pane toscano raffermo (meglio se cotto a legna)

3 carote

2 cipolle

olio evo

sale e pepe

La sera precedente mettete in ammollo i fagioli.

La mattina seguente cuocete i fagioli. 

Lavate il cavolo nero e la verza e tagliateli a pezzettini. 

Fate soffriggere (in un pentolone) in un po' di olio evo le cipolle tritate e dopo aggiungete le carote sempre tritate. Poi unite il cavolo nero e la verza. Fate insaporire e aggingete acqua fino a coprire le verdure, salate. Fate cuocere per 35/40 minuti.

Tagliate il pane in fette.

ribollita passo passo 012

Prendete dei tegami o delle insalatiere e iniziate a fare gli strati: un primo strato di pane, cospargetelo di olio evo, sale e pepe.

ribollita passo passo 005-1

Sopra fate uno strato di verdure e aggiungete un po' della loro acqua  di cottura (il pane si deve ammorbidire) e dopo uno strato di fagioli.. Poi si ricomincia con il pane, verdure e fagioli e così via.

ribollita passo passo 009-1

Fate riposare qualche ora (meglio una notte), il pane si deve impregnare del liquido delle verdure.

ribollita passo passo 018

A questo punto mettete il tegame sul fuoco e fate "ribollire". Servire calda con un filo di olio evo e una spolverata di pepe.
Ricordo che mia nonna aggiungeva dei pezzetti di cipollotto fresco.

ribollita passo passo 024

lunedì 29 novembre 2010

Pesto di cavolo nero... e idee per utilizzarlo

A cena da mia mamma: non faccio in tempo ad entrare in casa che lei è già pronta con un cucchiano colmo di una cremina verde scurissima e mi dice" assaggia e dimmi che cosa ne pensi". I miei occhi si devono essere illuminati di gioia, perchè subito mi ha detto "buono eh"?
Mi sono innamorata al primo assaggio di questo pesto di cavolo nero, che lei ha visto in un qualche programma di cucina su una rete regionale. Ovviamente mamma non si è segnata gli ingredienti  quando lo ha visto in tv e, ovviamente, non si è segnata le dosi degli ingredienti neanche quando ha provato a prepararlo. Però meno di 12 ore dopo lo avevo già preparato!
Di sicuro qualcosa di diverso fra la mia versione e quella di mamma c'è stata, forse lei ha messo meno formaggio e meno frutta secca, perchè il suo pesto è molto più verde del mio. E poi l'aglio, lei ne ha messo un po' da crudo io, invece neanche uno spicchio, ma se non avete problemi a digerirlo e vi piace vi consiglio di metterne un po', io ho evitato perchè la notte, poi, ho "visto i mostri" :-)

Aggiornamento: la ricetta è di Luca Cai, mi ha lasciato un commento con la vera versione, quella che mamma ha visto in tv: "il cavolo va stufato senza acqua, olio, aglio poi vino bianco l'aglio del pesto è quello cotto col cavolo, non vedrete i mostri la notte"


400 gr di cavolo nero
80 gr di pecorino stagionato
25 gr di pinoli
40 gr di noci
600 ml di acqua
600 ml di vino bianco secco
 Olio evo
 Sale
 Pepe

Lavate il cavolo e tagliatelo a pezzetti.

Cuocetelo per una mezzora nell'acqua mescolata al vino.

Scolatelo.

Grattugiate il pecorino.

Pestate nel mortaio le noci e i pinoli.

Frullate il cavolo con l'olio evo (qui sono andata ad occhio), poi unite il formaggio e la frutta secca.

Aggiustate di sale e di pepe e mescolate bene.

Come lo potete usare?
Per insaporire un passato di fagioli:

zuppa di fagioli e pesto di cavolo nero

Come base per un crostino arricchito con dei fagioli e dell'olio evo "novo":


Per condire un piatto di pasta:

pasta con pesto di cavolo nero

lunedì 15 novembre 2010

Zuppa di zucca e cavolo nero

zuppa di zucca  e cavolo nero


1 porzione abbondante.

300 gr di zucca
1 spicchio di aglioolio evo
brodo vegetale 300 ml
sale
pepe

Lavate la zucca e tagliatela a pezzettini. 

Fate cuocere la zucca nel brodo finchè sarà morbida. Salate e pepate.

Nel frattempo fate soffriggere l'aglio in un po' di olio evo. Unite il cavolo nero lavato e tagliato a pezzettini. fatelo insaporire e appassire piano piano. A me piace croccante e l'ho fatto cuocere per un quarto d'ora aggiungendo di volta in volta qualche cucchiaio di acqua. Aggiustate di sale.

Frullate la zucca e rimettetela sul fuoco finchè la zuppa non raggiunge la consistenza che più vi piace.
Mettetela nel piatto e unite il cavolo nero.

lunedì 8 novembre 2010

Zuppa di zucca e castagne

No, non sono sparita ho solo il computer fuori uso... non so quando ripasserò da queste parti (a parte qualche post programmato) anche perchè, qua, da oggi sarà un gran "via vai" di muratori e imbianchini... help!

Per ora vi lascio con questa zuppa di zucca e castagne:

zuppa di zucca e castagne

per 2:

400 gr di zucca
230 gr di castagne
2 foglie di alloro
1 scalogno
400 gr di brodo
olio evo
1 pizzico di cannella

Lessate le castagne con le foglie di alloro.

Soffriggete lo scalogno, tritato, in uno o due cucchiai di olio evo.
Unite la zucca tagliata a cubetti e fatela insaporire per qualche minuto.
Aggiungete il brodo e cuocete finchè la zucca non sarà morbida.
Salate e pepate.

Togliete la buccia alle castagne e frullatene circa i due terzi insieme alla zucca. Aggiungete anche un pizzico di cannella.
Impiattate aggiungendo anche le restanti castagne fatte a pezzettini.

Altre ricette con la zucca:

mercoledì 27 ottobre 2010

Passato di cavolo nero con cannellini

Le basse temperature il vento freddo di ieri mi hanno fatto venir voglia di una zuppa calda, dai sapori invernali che "ti rimette al mondo" già dal primo assaggio.
Se dico cavolo nero dico anche fagioli, è un'accoppiata che raramente tendo ad abbandonare (per esempio qui, qui e qui), è l'unico tipo di cavolo cui non resisto, l'ho già comprato diverse volte (in questo farmer market che consiglio a chi è della zona di Prato) anche se mia nonna non sarebbe stata molto d'accordo, ricordo che diceva sempre che per usare il cavolo nero "bisogna aspettare la prima brinata".

passato di cavolo nero con fagioli

Per una porzione:

200 gr di cavolo nero
1 spicchio di aglio
4 cucchiai di fagioli cannellini precedentemente cotti
sale
pepe
olio evo

Lavate il cavolo, tagliate le foglie a pezzetti e metteteli in un pentola con 500/600 ml di acqua e l'aglio.

Fate cuocere con il coperchio per circa 15 minuti, il cavolo si deve ammorbidire.

Frullatelo con il minipimer e rimettete sul fuoco per far ritirare un po' (io volevo una crema bella densa, se preferite qualcosa di più liquido lasciatelo stare com'è o aggiungete qualche cucchiaio di acqua).

Salate.

Impiattate e aggiungete alla crema di cavolo i fagioli (caldi), spolverate con il pepe e condite con un cucchiaio di olio evo.

lunedì 15 febbraio 2010

Zuppa di cavolo nero con prosciutto croccante

zuppa di cavolo nero

Faccio un grende uso del cavolo nero, ma spesso mi capita di buttare la parte finale del gambo, quella un po' più dura e con meno parte "fogliosa". Quando per la prima volta sono approdata su questo blog "cavoli a merenda ho trovato la soluzione per non sprecare i gambi del cavolo, guardate questa zuppa, è in due versioni una detox e una più calorica. Quella che ho fatto io mi piace definirla semidetox: grassi limitati e gusto garantito!

2 mezzi mazzi di cavolo nero (la parte inferiore)
2 spicchi di aglio
2 cucchiai di olio evo
60 gr di prosciutto crudo tagliato spesso e sgrassato

Soffriggete l'aglio nell'olio. Unite il cavolo tagliato a pezzettini e fate insaporire qualche minuto. Coprite di acqua fredda, salate, pepate e fate cuocere per circa un'ora o finchè il cavolo è cotto. Frullate tutto molto bene e se necessario fate ritirare la zuppa. In una padella antiaderente cuocete il prosciutto, tagliato a striscoline, fino a renderlo croccante. Verate la zuppa nelle scodelle e metteteci sopra il prosciutto.

mercoledì 10 febbraio 2010

Zuppa di pollo allo zenzero con vermicelli di riso

Vi ricordate il taro?

che cos'è?????

Si perchè di taro si tratta ecco il suo interno

taro

Curiosi di sapere quale sia il suo sapore? In un primo momento ricorda molto la patata, poi lascia in bocca un leggero aroma dolce, io per ora l'ho assaggiato solo lesso, ma ho letto che può essere fritto o utilizzato nei dolci...

Per il suo primo utilizzo ho pensato di fare questa zuppa, ma non vi preoccupate, non è l'ingrediente fondamentale che ne determina il sapore, la potete fare tranquillamente anche senza di lui...
Per quanto riguarda la zuppa se evitate di aggiungere lo scalogno croccante (che è fritto ) potete mangiarvi un buon piatto unico veramente leggero perchè senza nessun tipo di condimento grasso.

zuppa di pollo allo zenzero e vermicelli di riso

200 gr di petto di pollo
3 nira (cipollotti asiatici) o uno o due cipollotti
un pezzettino di porro (circa 5 cm)
3 chicchi di pepe nero
1 cm di radice di zenzero fresco
un pizzico di pepe bianco in polvere
1 bulbo di taro
1 carota
50 gr di vermicelli di riso
coriandolo
3 scalogni (facoltativi)
Olio per friggere (facoltativo)
sale

Preparate il taro: bisogna mangiarlo SOLO cotto, perchè da crudo è tossico. Girando in rete e fra i consigli che mi sono arrivati qui ho scoperto che una volta tagliato può essere urticante se si hanno dei tagliatti nelle mani e se ci strofiniamo gli occhi, per evitare "bruciori", per pulirlo, ho usato dei guanti.
Una volta sbucciato tagliatelo a pezzetti, mettetelo in un pentolino con dell'acqua bollente e fatelo cuocere per circa 10 minuti. Scolatelo.

Mettete in una pentola i nira, tagliati a pezzettini di circa mezzo cm, lo zenzero, il porro, la carota, il pepe e il petto di pollo, coprite con acqua (ne utilizzata circa 1,3 l) e fate bollire. Aggiustate di sale e unite il pepe bianco. Una volta che il brodo è pronto prendete il pollo cotto, tagliatelo a pezzettini e mettetelo da parte. Eliminate dal brodo la carota e lo zenzero, lasciate il cipollotto. Cuocete nel brodo, dove avrete aggiunto il taro, i vermicelli di riso secondo i tempi indicati sulla confezione, per i miei 4 minuti. (Un consiglio: spezzateli prima di cuocerli, altrimenti ve li ritrovate, come è successo a me, lunghissimi ed è difficile mangiarli col cucchiaio!)
Se volete, prima di cuocere i vermicelli, preparate lo scalogno croccante: tagliatelo a fettine e fatelo friggere per qualche minuto in olio caldissimo, deve scurirsi, ma non bruciare .
Dividete in due ciotole il brodo, i vermicelli e il taro, aggiungete il pollo, cospargete con del coriandolo fresco e con lo scalogno croccante.

zuppa di pollo allo zenzero e vermicelli di riso

mercoledì 21 ottobre 2009

Passato di ceci con con curry e "paglia" di porro croccante


Qua i ceci piacciono solo a me. Quando li preparo ne cuocio sempre in abbondanza e poi non so come smaltirli. Una volta tocca ai felafel, un'altra volta all'hummus, poi alla pasta e ceci, e ad un'insalata e le idee cominciano a scarseggiare. Col freddo di questi giorni sento il bisogno di qualcosa di bollente, un "passatino" calda di ceci è quello che ci vuole, e se si accompagna a una nota di curry e a della paglia di porro croccante è ancora meglio. Paglia: si, quei filini di porro croccanti mi ricordano proprio la paglia, non avrei saputo chiamarli diversamente.

Per una porzione

200 gr di ceci già cotti
un pezzetto di porro circa 40 gr
mezzo cucchiaino di curry (io ne ho usato uno specifico per le verdure che proviene dallo Sry Lanka)
olio evo
sale e pepe

Lavare il porro, asciugarlo e tagliarlo a striscioline sottilissime. Frullate i ceci col minipimer utilizzando un po' di acqua di cottura. Mettete la crema di ceci sul fuoco in modo da far ritirare un po' l'acqua di cottura, se ne avete in eccesso come è successo a me, o semplicemente per riscaldarla. Aggiustate di sale e di pepe. Mentre la crema è sul fuoco, mettete le striscioline di porro dentro all'olio che dovrà essere caldissimo e fatele andare fino a imbiondirsi... attenzione il passo fra l'imbiondire e la bruciatura è breve!. Scolatele su della carta assorbente. Mettete la crema in un piatto e spolverizzate con il curry, poi aggiungete la "paglia" di porro.


venerdì 24 luglio 2009

Zucchine e pere in zuppa .... di Sigrid


Questa ricetta l'ho trovata sul sito di Sigrid (Cavoletto di Bruxelles). L'ho mangiata tiepieda, quasi fredda. Buona!!!
L'unica modifica che ho fatto: non ho usato la carota.

zucchine 4

pere 2 (io ne ho usate 3 perchè erano molto piccole)
cipolla 1

1 patata media

brodo di pollo 1 litro

olio d’oliva 3 cucchiai

timo fresco mezzo cucchiaino

sale
pepe


Tritate la cipolla e tagliete la patata a dadini e unitele all'olio. Dopo aggiungete il timo, salate e pepate. Quando la cipolla è morbida aggiungete le zucchine tagliate a rondelle e fate cuocere per circa 15 minuti. Unite le pere, sbucciate e tagliate a pezzettini, e cuocete per altri 5 minuti. Aggiungete il brodo e fate bollire per altri 5 minuti. Fate intiepidire e frullate. Servite.

martedì 10 marzo 2009

Crema di fave e pancetta croccante


Ricordo mio padre che adorava lo stufato di fave, ricordo un pomeriggio, "col muso lungo" (mi sarebbe piaciuto essere da un'altra parte!) passato in un orto a raccogliere i baccelli ormai troppo grossi per essere venduti dal propretario (amico del mio babbo) e lasciati a seccare sulla pianta, (non potete neanche immaginare quanti ne abbiamo presi!), ricordo che il tardo pomeriggio il mio fidanzato (attuale marito) arrivò a casa mia e si ritrovò a togliere le fave dai baccelli!... quante ne ho dette al mio babbo...
Oggi in un momento di nostalgia (fra pochi giorni sono 7 anni che non c'è più...) avrei rivissuto volentieri una giornata come quella... purtoppo non si può, ma per fortuna restano vivi i ricordi...
Non so come mio babbo preparasse quello stufato, io mi limitavo a mangiarne un po', ma ricordo che usava anche la pancetta, ingrediente che ho voluto usare per la mia crema/zuppa di fave, cercando di rievocare quel sapore di un tempo...



140 gr di fave sgusciate secche

1 spicchio di aglio

rosmarino

olio evo

sale

pepe

40 gr di pancetta a cubetti


In una pentaola ho messo un filo di olio e ci ho aggiunto l'aglio e qualche foglia di rosmarino. Poi ho tolto l'aglio e ho aggiunto le fave e 400 ml di acqua. Ho fatto cuocere per molto tempo, circa 40 minuti (se l'acqua si ritira troppo aggiungetene altra) , ho messo il sale e il pepe. Le fave devono essere morbidissime e devono disfarsi. In una padella antiaderente ho messo la pancetta e l'ho fatta diventare croccante. Ho frullato le fave col frullatore ad immersione. Ho messo la crema nei piatti e ho aggiunto la pancetta croccante.


domenica 7 dicembre 2008

Crema di broccoli in due versioni

Avevo dei broccoli da smaltire e il freddo dell'altro giorno mi ha fatto venire voglia (di nuovo) di una minestra calda...

200 gr di patate
350 di broccoli
brodo vegetale
timo
1 filetto di acciuga
sale

Ho pulito i broccoli e la patata e li ho tagliati a pezzettini. Ho messo il tutto in una pentola e ho aggiunto un po' di brodo vegetale. Quando la patata è diventata morbida ho usato il frullatore ad immersione per ottenere una crema, poi ho aggiustato di sale. Ho diviso il composto in due: una porzione l'ho fatta cuocere ancora un paio di minuti dopo aver aggiunto 2 pizzichi di timo, l'altra porzione l'ho impiattata e ci ho messo sopra un filetto di acciuga sott'olio spezzettato.















Questa ricetta partecipa alla raccolta

mercoledì 3 dicembre 2008

Crema di zucca e patate

Come avevo detto in un precedente post ecco un'altra zuppa!


Ingredienti (3/4 porzioni):

550 gr di zucca pulita
450 gr di patate
600 ml di brodo vegetale (o in assenza acqua calda)
sale

Pulite le patate e tagliatele a tocchetti, tagliate a tocchetti anche la zucca.
Mettete il tutto in una pentola e coprite con il brodo. Fate cuocere per circa 35 minuti e aggiustate di sale. La zucca e le patate si devono disfare completamente. Servire calda.
Quando è impiattata si può cospargere di scaglie di mandorle, o di olio evo e formaggio.

Altre ricette con la zucca:

lunedì 1 dicembre 2008

Crema di patate e lattuga


In questo periodo sono ispirata nel fare zuppe, rigorosamente senza grassi... fra poco ne pubblicherò anche un'altra!


Ingredienti:

Lattuga 250 gr
Patate 250 gr
300 ml di brodo di carne sgrassato
sale

Pulite le patate, tagliatele a tocchetti e mettetele in una pentola con 200 ml di brodo (o di acqua calda) e fatele cuocere finché diventano morbide. Nel frattempo avrete pulito la lattuga e tagliata a striscioline sottili, aggiungetela alle patate e se il liquido si è ritirato troppo aggiungete altro brodo. Aggiustate di sale. Fate cuocere altri 15 minuti (le patate devono disfarsi quasi completamente) e servite calda.
Volendo si può irrorare con un po’ di olio evo e cospargere con un po’ di formaggio.

domenica 23 novembre 2008

Crema di scarola, uvetta e pinoli


Forse perchè sta arrivando il freddo, ma in questo periodo ho voglia di zuppe o minestre...
Avevo un cespo di scarola e dato che spesso la cucino con i pinoli e l'uvetta ho pensato di provare a fare un crema...
Ingredienti:

1 cespo di scarola
1 cipolla piccola
2 cucchiai di olio evo
200 ml di latte
2 cucchiai di uvetta
2 cucchiai di pinoli

Pulite la scarola. Mettete l’uvetta in ammollo in acqua tiepida. Pulite la cipolla e tagliatela finemente e mettetela a rosolare con l’olio. Aggiungete la scarola e fare appassire per qualche minuto. Unite il latte e fate bollire. Frullate il tutto (io ho usato il frullatore ad immersione) e fate cuocere ancora 4/5 minuti. Se vi piace un po’ più densa unite 3 cucchiaini di maizena. Impiattate e mettete sopra ogni piatto un cucchiaio di uvetta e uno di pinoli.