sabato 28 febbraio 2009

Crostini con cavolo nero... fatti da mamma


crostini con cavolo nero


La versione della mamma:

cavolo nero
fagioli precedentemente cotti (borlotti o cannellini)
olio evo
sale e pepe
Fate cuocere il cavolo in acqua salata. Scolatelo, ma tenete da parte l'acqua di cottura. Fate a pezzettini il cavolo. Tagliate a fette del pane raffermo e bagnatelo nell'acqua del cavolo. Cospargete il pane con i fagioli, il cavolo, l'olio, il sale e il pepe. Servite!
A me piace molto la versione di mia mamma, ma mio marito non mangia il cavolo nero se non disfatto nella ribollita. Ho provato a fare una crema di fagioli e cavolo nero, mettendo tutti gli ingredienti nel mixer. Ho tostato le fette di pane (ma forse è meglio bagnarle con l'acqua di cottura del cavolo) e le ho coperte con la crema.... e anche il marito le ha mangiate!


Altra versione dei crostini:
Sbollentare il cavolo nero e  ripassarlo in padella con un po' di olio evo e uno spicchio di aglio. Salare e adagiare il cavolo su delle fette di pane abbrustolito. Cospargere con un filo di olio e con una macinata di pepe. Servire!



giovedì 26 febbraio 2009

Marmellata di kiwi



Adoro fare le marmellate ed era da un po' che pensavo a questa... A dire la verità è il secondo tentativo: la prima volta l'ho fatta con dei kiwi non maturi e non mi ha soddisfatta, mentre questa volta ho usato dei frutti belli maturi e ho ottenuto un risultato migliore!
1 kg di kiwi
500 gr di zucchero
1 limone
Ho pelato i kiwi e li ho tagliati a pezzetti. Li ho messi in una pentola e ho unito lo zucchero e il succo di limone. Ho messo sul fuoco e quando lo zucchero si è sciolto e i kiwi si sono ammorbiditi ho usato il frullatore ad immersione per tritare i frutti. Ho fatto cuocere fino a che non ha raggiunto la giusta consistenza della marmellata (fate la prova della goccia su un piattino). A questo punto ho messo la marmellata in dei barattoli a chiusura ermetica. Poi ho messoi barattoli in una pentola epiena di acqua di acqua, ho portato a bollore e e ho fatto sterilizzare i barattoli per 35 minuti.

Tortini di pasta fillo ripieni di gamberi e feta



Sul mio libro di cucina greca questi gamberi si chiamano "gamberi mikrolimano" e sono preparati senza pasta fillo. Tutte le volte che sono stata in Grecia li ho mangiati, come ho mangiato le cozze con la feta, mi sembravano degli abbinamenti strani, ma poi mi sono ricreduta!


4 fogli di pasta fillo
250 gr di gamberi
2 pomodori maturi tagliati a pezzetti
1 cipolla fresca
1 spicchio di aglio
80/90 gr di feta
1 foglia di alloro
sale
pepe

Ho fatto rosolare la cipolla nell'olio, poi ho aggiunto i pomodori, l'aglio, l'alloro il sale e il pepe. Ho aggiunto un po' di acqua e ho fatto bollire per 15 minuti.
Ho pulito i gamberi e li ho sgusciati. Dopo li ho messi nella salsa e li ho fatti cuocere per pochi minuti.
Ho rivestito 2 pirofile monoporzione con un foglio di pasta fillo piegato a doppio e unto di burro. Ho messo la salsa nelle due pirofile e sopra ho fatto uno strato di feta, poi ho "chiuso" con un'altro foglio di pasta fillo piegato a doppio e unto con il burro. Ho cotto in forno caldo a 190° per 10 minuti.


mercoledì 25 febbraio 2009

Crema/ budino con albumi


Quando ho fatto la schiacciata alla fiorentina mi sono avanzati 4 albumi… e cosa potevo fare? Non avevo tempo per fare le meringhe, non avevo niente da cucinare che ne prevedeva l’utilizzo, ho fatto un giro per la rete e ho visto che Margale di Cookaround ha fatto questa crema con solo gli albumi.
4 albumi
50 gr di farina
500 gr latte
100 gr zucchero
2 gocce di essenza di vaniglia

Ho unito lo zucchero agli albumi e ho mescolato con un cucchiaio di legno. Ho aggiunto la farina e ho mescolato bene, poi ho unito il latte tiepido e l'essenza di vaniglia. Ho messo di nuovo sul fuoco e mescolando ho fatto bollire per qualche minuto la crema.
E' molto buona sembra un budino e secondo me si può aromatizzare a piacere con cacao, caffè, amaretto, ecc ecc.

martedì 24 febbraio 2009

Tanti auguri.......


Ebbene sì oggi, oltre ad essere l'ultimo di Carnevale, è anche il mio compleanno! E sono arrivata ai 36!!!

Dopo l'abbufata di ieri sera ... era il mio anniversario di matrimonio... non voglio strafare, ma un dolcino piccolo piccolo per mettere sopra una candelina me lo posso concedere!
Mia figlia adora vedere e fare (ma non mangiare) le decorazioni in mmf, e prima di portarla a scuola le ho detto che stasera ci sarebbe stata una bella torta per la festa della mamma!
Ho fatto un piccolo pan di Spagna con 2 uova e con una tortiera di 16 cm di diametro, farcito con crema di ricotta e nutella.
Per quanto riguarda le decorazioni non sono per niente soddisfatta: ho avuto pochissimo tempo per farle, forse "ho perso la mano" è da luglio che non decoro una torta con l'mmf, e i colori non mi piacciono, ho finito i coloranti in pasta della decora e non avendo tempo per andare a Firenze a comprarli, ho usato quelli liquidi che si trovano al supermecato, ma non mi soddisfano!
Speriamo che almeno sia buona!!!!

domenica 22 febbraio 2009

Schiacciata alla fiorentina con lievito di birra

Questa è la ricetta che mi ha dato la mia amica Sara. Fra tutte le ricette che ho provato è la migliore: questa schiacciata ha lo stesso sapore di quella che si compra nelle pasticcierie!






500 gr di farina

150 gr di strutto (ho usato il burro)

20 gr di lievito di birra

200 gr di zucchero

4 tuorli

la scorza di un'arancia grattugiata

1 fialetta di essenza di arancia (io ho usato 3 cucchiai di succo di arancia)

1 pizzico di cannella

1 pizzico di sale

zucchero vanigliato


Ho sciolto il lievito in 220 ml di acqua tiepida, l'ho mescolato con la farina e ho messo l'impasto a lievitare per un'ora. Dopo ho aggiunto all'impasto lievitato i tuorli, lo zucchero, lo strutto, il sale, la scorza e l'essenza di arancia e il pizzico di cannella. Ho impastato bene. Il composto deve risultare appiccicoso. Ho unto una teglia (grande) e ci ho messo l'impasto che ho fatto lievitare per due ore. Poi l'ho infornato, in forno già caldo, per 30 minuti a 180°. quando il dolce si è raffreddato l'ho spolverizzato con lo zucchero a velo.


Ho accompagnato il dolce a una crema fatta con gli albumi avanzati. Vi metterò la ricetta nei prossimi giorni.



Con questa ricetta partecipo alla raccolta di Carolina

sabato 21 febbraio 2009

Pancarrè "condito"


L'idea del pancarrè ripieno l'ho presa dal blog di Caralulù, per un filoncino ho usato il suo ripieno, per l'altro ho usato della passata di pomodoro, olio evo e origano.
La ricetta del pancarrè ho visto che è quella di hellyna di cookaround.

250 gr farina 00
250 gr farina manitoba
200 gr di acqua
50 gr di latte
mezzo cubetto di lievito
50 gr di olio di semi (io ho usato olio evo)
1 cucchiaino di zucchero
1 cucchiaino di sale

Per farcire:

- Pistacchi di bronte e pesto di pistacchi di bronte, mortadella tritata grossolanamente
- Passta di pomodoro, olio evo, origano

Ho impastato tutti gli ingredienti con la macchina del pane, programma impasto e lievitazione. una volta terminata la lievitazione ho diviso l'impasto in due. Ho steso ogni impasto e prima di arrotolarlo su se stesso l'ho "condito" con il ripieno. Ho foderato, con carta forno, due stampi da plumcake (un po più piccoli di quelli classici) e ci ho messo dentro i rotoli di pane. Li ho fatti lievitare (in forno con la luce accesa) per un' ora e 20 minuti. Poi ho coperto gli stampi con un foglio di alluminio e li ho infornati, in forno già caldo, a 200° per 35 minuti, gli ultimi 10 minuti senza alluminio. ( Se fate un rotolo unico infornate per 45 minuti e togliete il foglio di alluminio gli ultimi 10 minuti).



Premio e premio!

Eccomi qui a ringraziare Antonella per questo premio


e Chiara per questo:

Non mi va di scegliere sette persone a cui assegnarli, soprattutto quello che riguarda l'amicizia, perchè li voglio dare a tutti voi che ogni giorno passate di qua!

lunedì 16 febbraio 2009

Gnocchi con pesto di pistacchi di Bronte e mortadella




500 gr di gnocchi di patate
50 gr di mortadella tritata grossolanamente
2 cucchiai di pesto di pistacchi di bronte
sale per l'acqua


Mentre gli gnocchi stanno cuocendo unite la mortadella al pesto di pistacchi, aggiungete due cucchiai dell'acqua di cottura degli gnocchi e mescolate. Scolate gli gnocchi e conditeli con la salsina.
E' un condimento velocissimo da preparare e saporitissimo!


domenica 15 febbraio 2009

Panna cotta al peperocino


Per San Valentino (non abbiamo fatto una cenetta, c'è stato un cambiamento di programma, e questo dolcino lo abbiamo mangiato a pranzo!) volevo un dolce al cucchiaio, cioccolatoso e afrodisiaco!
Pensando alla cioccolata dei Maya miscelata con un po' di peperocino ho pensato di fare una panna cotta con cioccolato e peperoncino.

250 gr di panna
4 gr di gelatina in fogli
25 gr di zucchero
50 gr di cioccolato fondente
mezza stecca di cannella
un pizzico di peperoncino

Ho messo in ammollo la gelatina. Ho fatto bollire la panna con lo zucchero e la cannella e ci ho sciolto dentro la cioccolata. Poi ho aggiunto la gelatina strizzata e ho mescolato bene e per ultimo ho aggiunto un pizzico di peperoncino, mi raccomando non esagerate, la panna cotta non deve "bruciare" quando si mangia, si deve sentire solo un retrogusto di peperoncino. Dopo ho messo la panna nei bicchierini e l'ho fatta solidificare in frigo per 3 ore.

giovedì 12 febbraio 2009

Mele "meringate" della mamma!


Questo dolcino lo faceva sempre mia mamma (dice che mangiava qualcosa di simile quando abitava a Londra)... era un bel po' di tempo che non lo mangiavo. Mia mamma quando lo prepara va a occhio, io ho provato a farlo così:

5 mele
2 albumi
100 gr di zucchero a velo
un pizzico di sale

Ho tagliato a pezzettini le mele. Le ho messe in un pentolino con un goccio di acqua e le ho fatte cuocere con il coperchio (devono rimanere compatte).Potete aggiungere, se vi piace, anche dello zucchero. Ho montato a neve gli albumi con il pizzico di sale e lo zucchero. Ho messo le mele in una pirofila e le ho coperte con gli albumi, che ho messo in una sacca da pasticcere. Ho informnato a 90° per 60 minuti.

La meringa sarà croccante sopra e morbida sotto dove è a contatto con le mele.

mercoledì 11 febbraio 2009

Che bello ancora premi!!!!!!

Oggi ho ricevuto due nuovi premi!!!


Grazie, grazie, grazie a Ricettina per questo:


e grazie grazie grazie a Polepole per questo:

Io li assegno a questi blog che ho conosciuto da poco, ma che mi che mi hanno fatto venir fame con le loro ricette!

Juls

Mousse

Caralulù

Paola

PepeRosa

Chiara

martedì 10 febbraio 2009

Gnocchi con datteri, speck e fontina

Ho ancora dei datteri da smaltire e su un vecchio numero (dicembre 2005) de "La Cucina Italiana" ho trovato questa ricetta che ho modificato eliminando il gorgonzola, che non avevo in casa, aggiungendo i datteri alla salsa invece che metterli dentro gli gnocchi, non avevo il tempo di farli in casa, e modificando le dosi degli altri ingredienti!

500 gr di gnocchi di patate
6 datteri
60 gr di fontina
60 gr di speck
15 gr di burro

Ho tritato grossolanamente lo speck. Ho tagliato a pezzettini i datteri. Poi ho grattugiato (con la grattugia dai fori più grossi) la fontina. Mentre l'acqua per gli gnocchi bolliva, ho fatto rosolare nel burro lo speck e i datteri. Una volta cotti , ho unito gli gnocchi allo speck e ai datteri e poi ho aggiunto la fontina che ho fatto fondere mescolando bene. Servirli caldi.

Con questa ricetta partecipo alla raccolta "gnocchi e quennelle" di Tatiana e Claudia


lunedì 9 febbraio 2009

Coccoli versione 1 e versione 2




Sono delle piccole palline di pasta di pane fritta. In provincia di Prato, dove abito ora, si chiamano "ficattole" e la pasta di pane viene stesa con il matterello.
Le poche volte che ho fatto i coccoli ho usato la pasta lievitata: lo stesso impasto che uso per fare la pizza, invece questa volta ho usato gli ingredienti riportati nella ricetta di Paolo Petroni nel libro "Cucina Toscana", io ho dimezzato le dosi, ma qui di seguito vi riporto quello che scrive Petroni:

400 gr di farina
40 gr di lievito di birra
50 gr di burro
un bicchiere di brodo
sale
olio per friggere

Sciogliete il lievito nel brodo tiepido e versatelo al centro della farina che avrete disposto a fontana.
Aggiungete il burro, un pizzico di sale e impastate bene fino ad ottenere un composto morbido tipo pasta di pane. Fatene una palla e lasciatela riposare per un paio d'ore.
Prendete dei pezzetti di pasta con le mani e fatene delle palline di circa un paio di centimetri di diametro e friggeteli in abbondante olio bollente.
Si servono caldissimi e cosparsi di sale.


Aggironamento del 10-3-2011

Seconda versione... la preferisco alla prima :-)

coccoli


500 gr di farina
15 gr di lievito
2 cucchiai di olio evo
250 ml di acqua
sale
olio per friggere
Sciogliere il lievito nell'acqua tiepida. Impastate il lievito, la farina, l'olio evo e un pizzico di sale fino ad ottenere un composto simile alla pasta di pane.
Fate lievitare fino al raddoppio.
Staccate dei pezzettini di pasta e friggeteli in olio bollente.
Cospargeteli di sale e serviteli caldi accompagnati da affettati e formaggi.

Bistecca alla fiorentina


Sembra che il nome bistecca derivi  dall’inglese beef-steak. Nei primi del 1800 mentre si festeggiava San Lorenzo nelle piazze di Firenze venivano arrostiti pezzi di bue che poi taglaiti a fettine venivano distribuiti alla popolazione. In una di queste occasioni era presente un gruppo di mercanti e di aristocratici anglo-sassoni che cominciò a chiedere “ beef steak please (beef steak = fetta di manzo). “La pronuncia "bif steik" fu "tradotta" dai fiorentini in BISTECCA. !

La bistecca si taglia nella lombata di vitellone (di razza chianina); nel mezzo ha l'osso a forma di "T", con il filetto da una parte e il controfiletto dall'altra, ed è alta almeno 2 dita (io dico anche 3 dita!). Il giusto peso di una bistecca varia da 900 a 1250 grammi(quelle della foto sono 1200 gr ciascuna).Va portata a temperatura ambiente prima della cottura.

Deve essere messa sulla griglia senza condimento. .
Il calore forte deve saldare la carne sui due lati in pochi minuti.
La bistecca deve essere girata una sola volta, e deve cuocere dai 3 ai 5 minuti per parte.. Il segreto sta nella rapidità della cottura e il risultato è che la carne risulti colorita al di fuori, morbida e al sangue all'interno. Il sale va aggiunto quando si toglie dal fuoco.

(notizie prese da Bistecca alla fiorentina)

Importante:

Non salare la carne a crudo, si mette il sale solo quando è cotta.
Bisogna portare la carne a temperatura ambiente prima di cuocerla.
La carne deve essere girata solo una volta.


Ancora mi chiedo come io, che non amo la carne al sangue, possa mangiare molto volentieri questa bistecca!


domenica 8 febbraio 2009

Finto tiramisù al cocco

Questa ricetta l'avevo già inserita nel forum di Cookaround, ieri l' ho modificata un po' sostituendo una parte del philadelphia con la ricotta.
175 gr di philadelphia
175 gr di ricotta
170 di latte condensato
6 cucchiai di farina di cocco
45 gr di cioccolato fondente in scaglie
pavesini qb
latte qb
cacao amaro qb

Mescolare con le fruste il philadelphia, la ricotta e il latte condensato fino ad ottenere un crema. Aggiungere il cocco e sbattere ancora un poco con le fruste. Poi aggiungere il cioccolato.
Bagnare i pavesini nel latte e disporli in uno strato in una teglia o in più bicchieri.
Mettere uno strato di crema e un altro di pavesini, finché non finisce la crema.
Cospargere con il cacao.
Lasciare riposare per un paio di ore in frigo così il cocco si ammorbidisce.

mercoledì 4 febbraio 2009

Bocconcini di pollo con avocado


L’ispirazione per questa ricetta mi è venuta da questa di Antonella. (ho solo eliminato i cestini di formaggio e la melagrana)

1 petto di pollo
1 avocado
1 limone
sale e pepe

Prendete la polpa dell'avocado, fatela a cubetti e conditela con olio e limone. Tagliate a pezzettini il petto di pollo. Rosolate il pollo in una padella con olio, succo di limone sale e pepe. Fate cuocere il pollo, aggiungete il sale e il pepe. A fine cottura fate intiepidire il pollo. Aggiungete l'avocado e mescolate bene. Servite.

martedì 3 febbraio 2009

Polpette alle spezie in spiedino con cupola di riso "long and wild"



Fra le tante mamme dei compagni di scuola di mia figlia non potevo non diventare amica di quelle che hanno una passione per la cucina! Ieri sono andata a fare un po' di spesa con queste ragazze e una di loro mi ha fatto vedere una confezione di riso misto che usa spesso e che le piace: riso thaibonnet e riso selvaggio. Avevo sentito parlare del riso selvaggio, ma non mi sono mai informata su i suoi "pregi"! Facendo delle ricerche su Riso e dintorni ho trovato queste notizie: "Si presenta dal caratteristico colore scurissimo ed è più ricco di proteine rispetto agli altri risi :Calcio, Magnesio, Potassio, Fosforo e Zinco.E’ dunque un alimento che viene consigliato per tutte le forme di esaurimento fisico e psicologico.Molto adatto anche per la salute sessuale dell’uomo per le grandi quantità di zinco, quasi 7 mg per ogni 100 gr. di prodotto." (qua ci sono altre notizie).


Avevo già programmato una cena a base di spiedini di macinato e ho pensato di abbinare questo riso bollito e spadellato in padella con goccio do olio e un po' di cipolla.

320 gr di carne di manzo macinata
1 uovo
un cucchiaino di semi di cumino
un cucchiano di coriandolo
una cipolla piccola
sale e pepe
olio evo
100 gr di riso misto "long and wild"
Prezzemolo

Ho polverizzato i semi di cumino e ho tritato metà della cipolla. Ho unito al macinato il cumino, il coriandolo, la cipolla tritata, l'uovo il sale e il pepe e ho mescolato. Ho preso uno spiedino di legno cui ho "appiccicato" una parte del composto, e così ho fatto fino alla fine dl macinato.
Ho cotto gli spiedini sulla griglia elettrica.
Nel frattempo ho bollito il riso. Ho tritato la restante cipolla e l'ho rosolata in un cucchiaio di olio evo, ho aggiunto il riso e qualche foglia di prezzemolo tritata e ho fatto insaporire per alcuni minuti. Gli spiedini sono da mangiare caldi!

Per rendere il piatto ancora più leggero si può eliminare l'uovo dall'impasto delle polpette, penso che stiano ugualmente attaccate allo spiedino di legno.

lunedì 2 febbraio 2009

Felafel al forno

Queste polpettine di ceci, per la prima volta, le ho mangiate a casa di una mia amica Mi ha dato la ricetta, solo gli ingredienti per le quantità va ad occhio!... poi ho visto che il web è pieno di ricette per il felafel!
Questa è la ricetta con le dosi che ho "inventato" ieri sera in base alla quantità di ceci che avevo disponibile, ho eliminato l'aglio perchè non lo digerisco, anche se mi piace, e ho cotto le polpettine al forno perchè non amo friggere! Sono venute buone, la prossima volta però metto un goccio di olio nell'impasto per farle rimanere più morbide dopo la cottura.


250 gr di ceci cotti
3 foglie di prezzemolo
un terzo di cucchiaino di semi di cumino
un quarto di cipolla
sale e pepe

Ho tritato la cipolla, poi ho tritato i ceci. Ho ridotto in polvere i semi di cumino e ho tritato il prezzemolo. Ho unito tutti gli ingredienti e ho aggiunto sale e pepe. Ho fatto delle polpettine e le ho messe su una teglia ricoperta di carta da forno. Ho infornato a 180° per circa 20 minuti.


Partecipo alla raccolta di Mikamarlez

domenica 1 febbraio 2009

Budino al caffè

Non bevo mai una "tazzina di caffè", sia perchè non mi piace molto, sia perchè la caffeina mi tiene sveglia! Ma mi piace sentire l'aroma del caffe in dolci e budini... un controsenso??? Boh può essere...

Ho preso questa ricetta dal numero di febbraio di Cucinare Bene. Le uniche modifiche che ho fatto sono l'uso del fruttosio al posto dello zucchero e la riduzione della quantità di caffè... io ho usato il decaffeinato...




250 ml di latte
2 tuorli
15 gr di fruttosio
20 gr di farina
15 gr di caffè solubile

Fate bollire il latte. Aggiungete 7 gr di caffè mescolando bene. Fate intiepidire il latte. Mettete in una ciotola i tuorli e il fruttosio e lavorateli bene fino a ottenere un composto spumoso. Unite la farina e continuate a mescolare. Poi unite, poco alla volta, il latte. Mettete il composto in una casseruola e portate a bollore. Cuocete la crema per 5 minuti. Lasciatela intiepidire per qualche minuto. Bagnate 2/3 coppette ed eliminate l'acqua in eccesso. Spolverizzate l'interno delle coppette con il caffè rimasto. Mettete la crema nelle coppette e fate rassodare per qualche ora in frigo.

Prima di servire ho spolverizzato i budini con del cacao.


Con questa ricetta partecipo alla raccolta di Alessia