sabato 30 gennaio 2010

Estratto di vaniglia

estratto di vaniglia

Ebbene sì lo confesso, ho usato per tanto tempo l’aroma di vaniglia che proprio tutto naturale non è… Tempo fa mi sono trovata per caso a parlare con una persona che lavora in una ditta che produce aromi, il suo consiglio? Usarne il meno possibile…
Dopo aver finito gli estratti naturali di vaniglia presi in terre lontane (Messico e Sri Lanka… eh sì prima dei figli ci si spostava un pochino più lontano…) mi son “buttata” sui baccelli di vaniglia (che ultimamente compro qua, e ve li consiglio vivamente), finchè facendo qualche ricerca ho trovato delle ricette per l'estratto di vaniglia home made: questa versione (3 bacche per 250 ml di vodka) , la versione di Tuki (60 gr di baccelli, circa 15 per 500 ml di vodka) e delle indicazioni su cuquinaria (1 baccello per ogni 100 ml di vodka).
Ho cercato di seguire la versione di Tuki, riadattandola alle quantità di vaniglia e vodka che avevo in casa: 11 baccelli e 400 ml di vodka.

Vi serve un vaso a chiusura ermetica dove mettere la vodka e i baccelli di vaniglia prima divisi a metà nel senso della lunghezza e poi tagliati a pezzettini (nei mesi successivi se usate i semini della vaniglia aggiungete il baccello tagliato a pezzettini alla preparazione). Agitate bene il barattolo e riponetelo al buio. Agitatelo quotidianamente per i primi 15 giorni poi per i 6 mesi successivi basta una volta a settimana. Si, per avere un'estratto ottimo bisogna aspettare 6 mesi. Già dal terzo mesi si può iniziare ad usarlo, ma più passa il tempo più il sentore di alcol sparisce per lasciare spazio alla vaniglia.

Questa che vi ho proposto è al versione con la vodka, Paoletta qualche giorno fa ne ha pubblicata una fatta con sciroppo di zucchero e alcol puro a 95°.

estratto di vaniglia

venerdì 29 gennaio 2010

Soba noodles con germogli di cavolo broccolo

soba noodles con germogli di cavolo broccolo

E' da un po' che quasi quotidianamente fanno capolino dalla dispensa diverse bustine di semi da germogliare ...comprati in un giorno dedicato allo shopping compulsivo in un negozio di prodotti bio. Bene, mi sono decisa a "riesumare" il germogliatore per la produzione casalinga del germoglio del cavolo broccolo che dalla descrizione sulla bustina sembrava quello più facile da far crescere... per avere dei miseri (e pochi) germogli mi ci sono voluti più di 10 giorni, quando sulla confezione c'era scritto che ne bastavano la metà...

germogli di cavolo broccolo

Cosa sapete del germoglio del cavolo broccolo? Vi dico io qualcosina: è ricco di vitamina A e C, di ferro e potassio, contiene inoltre delle sostanze, glucosinolati, che hanno un'azione antiossidante in quantità maggiori rispetto alla pianta matura. Fa bene che ne dite?

Per una porzione:
2 manciate abbondanti di germogli di cavolo broccolo ( se ne avete 3 è meglio)
70 gr di soba noodles
olio evo
1 spicchio di aglio
gomasio

Mentre i noodles sono sul fuoco (ci vogliono circa 4/5 minuti) rosolate l'aglio in poco olio e aggiungete i germogli che farete insaporire solo per qualche secondo mescolando bene. Togliete l'aglio (se vi piace potete lasciarlo). Unite i noodles e mescolate, se necessario aggiungete un cucchiaio di acqua di cottura. Cospargete con un po' di gomasio e servite.


martedì 26 gennaio 2010

Pici con la verza.... e ve lo ricordate il contest di Corrado?

Vi capita mai di preparare qualcosa e di pensare a un vostro amico/a foodblogger? A me spesso, ormai associo determinati ingredienti o accessori ad alcuni di voi...
Per fare un esempio, i pici mi ricordano Corrado, forse perchè più volte ha dichiarato il suo "amore" verso questo tipo di pasta... Corrado correggimi se sbaglio! Anche la centrifuga l'associo a Corrado perchè spesso ha parlato della "rogna" a pulirla... e chi può dargli torto!
E visto che sto parlando di Corrado ve lo ricordate il suo contest? 3 su 5?
Con la mia ricetta "cannelloni di cavolo nero con zucca, funghi e castagne, su fonduta di parmigiano" mi sono presa un premio "simpatia" e mi è arrivato a casa un bellissimo coltello spalmaburro!
Grazie, grazie, grazie!!!!!

Pici con la verza

pici con verza

Per 5/6 persone

500 gr di pici freschi
350 gr di verza
70 gr di acciughe sotto sale
2 spicchi di aglio
olio evo
70 gr di pan grattato

Pulite le acciughe cercando di togliere tutto il sale. Fate rosolare l'aglio in 5 cucchiai di olio evo, poi aggiungete le acciughe e fatele "sciogliere". Una volta sciolte aggiungete la verza, lavata e tagliata a fettine sottili. Fatela cuocere secondo il vostro gusto, a me, per esempio, piace un po' croccante. Se necessario aggiungete un po' di acqua calda. In un padellino antiaderente e senza l'aggiunta di grassi fate tostare il pangrattato. Scolate i pici e mescolateli bene alla verza, se dovesse risultare troppo asciutto aggiungete un po' di acqua di cottura. Cospargete ogni piatto con il pangrattato e servite.

pici con verza

mercoledì 20 gennaio 2010

Insalata con cavolo cappuccio, mela e salmone

insalta con cavolo mela e salmone

Sì, dopo la seconda sera consecutiva che mi preparo questa insalata mi son detta: perchè no? Pubblichiamola!
Niente dosi, sono andata ad occhio.

Cavolo cappuccio
1 mela stark delicious
salmone affummicato
olio evo
sale e pepe

Lavate il cavolo e tagliato a fettine molto, molto sottili con la mandolina. Lavate la mela, toglietele il torsolo e tagliate anche questa con la mandolina. Preparate il piatto mettendo sul fondo il cavolo, poi la mela e poi le fette di salmone. Condite con olio evo, sale e pepe.

lunedì 18 gennaio 2010

Faraona al mandarino

faraona al mandarino

La classe dei "Paperotti" cerca scorze di agrumi per un futuro "lavorino". I termosifoni di casa mia sono pieni di bucce di arancia e mandarino, non vi dico che profumo che c'è, ed ogni occasione è buona per aiutare le maestre di mia figlia a raggiungere un numero sufficiente di scorze per mettere a lavoro tutti i "Paperotti " della classe. Si bevono litri e litri di spremute, si mangiano al naturale e si cercano ricette che prevedono l'utilizzo di questi frutti.

Ricetta tratta dal numero di questo mese di "La Cucina Italiana". Ho solo mdificato il modo di cottura: non ho utilizzato il forno.

1 faraona
250 ml di succo di mandarino (circa 8/9 mandarini)
1 mandarino non trattato
2 foglie di alloro
sale
pepe
olio evo
farina

Pulite la faraona e tagliatela a pezzetti. Infarinatela e fatela rosolare, per una decina di minuti, in un tegame con un po' di olio evo. Unite metà del succo di mandarino, le foglie di alloro, il mandarino tagliato a pezzetti e fate cuocere con il coperchio a fuoco basso per circa un'ora. Salate e pepate. Durante la cottura aggiungete un po' per volta anche l'altra parte del succo. Servite calda.

domenica 17 gennaio 2010

Insalata di finocchi con cucunci e pinoli

insalata di finocchi con cucunci e pinoli

Anche qua è iniziata da giorni la fase detox del dopo feste.
Chi non ha bisogno di disintossicarsi dalle abbuffate dei giorni scorsi sappia che in archivio ho ancora diverse ricette molto più "corpose"... aspettatevele nei prossimi giorni!

1 finocchio
25 gr di pinoli
2 cucchiai di cucunci (frutti del cappero) tritati
olio evo
sale e pepe

Lavate il finocchio e tagliatelo a fettine sottilissime con una mandolina. Preparare una salsina con l'olio, i cucunci il sale e il pepe. Aggiungete ai finocchi i pinoli precedentemente tostati in un padellino antiaderente e condite il tutto con la salsina.



Partecipo alla raccolta di Antonella


giovedì 14 gennaio 2010

Mousse di salmone e ricotta con gelatina di melagrana

mousse di salmone e ricotta con gelatina di melagrana

Devo dire che questi crostini con salmone e melagrana di Jajo mi avevano incuriosito e non poco, la cosa che mi poteva fermare dal prepararli era il ricordo dello sgranare melagrane... qui e qui... I crostini poi non li ho fatti, ma ho usato gli stessi ingredienti per questa mousse. Sono rimasta sorpresa quando il marito mi ha detto: "mi piace"... lui che non "gradisce" la frutta col salato... boh! che si sia abituato?
Se decidete di farla non fate come me: preparate la gelatina, ma non dimenticatevela uscendo per due ore... al rientro la trovete un po' troppo compatta!
La preparazione è di una semplicità e velocità incredibili.

200 gr di ricotta di pecora
110 gr di salmone affummnicato
1 melagrana (ho ottenuto 150 ml di succo)
3 gr di gelatina

Mettete nel mixer la ricotta e il salmone, fate andare fino ad amalgamare bene gli ingredienti. Versate il composto in due pirofile monoporzione, o in una più grande, e metettele in frigorifero.
Sgranate la melagrana e con la centrifuga ricavate il succo, filtratelo. Riscaldate il succo e fatevi sciogliere la gelatina precedentemente messa in ammollo. Lasciatelo intiepidire. Distribuite la gelatina sulla mousse di salmone e rimettete il tutto in frigo a riposare per almeno due ore.

lunedì 11 gennaio 2010

Non per astemi... ravioli con salsa al vin brulè

ravioli con salsa al vin brulè


Si lo ammetto è la mia prima volta con la pasta fresca ripiena ... e si vede... Oltre all'inesperienza si è mosso contro di me anche il piccolo "uragano" di casa, che aspettava solo che io distogliessi lo sguardo per toccare, con il suo piccolo dito indice "perforante", tutti i ravioli messi sulla spianatoia... (vedere foto)

L’ispirazione l’ho presa da questo libro, ma come al solito ho stravolto un po' la ricetta... Per chi volesse farli: aumenterei un po' la quantità del ripieno, non è sufficiente per tutta la pasta, comunque ne sono venute fuori 4 porzioni.

Per la pasta:
350 gr di farina oo
50 gr di farina di semola
4 uova
mezzo cucchiaino di olio evo

Per il ripieno:
2 scalogni
200 gr di ricotta di pecora
100 gr di pecorino romano
2 cucchiai di panna fresca
noce moscata
sale e pepe
olio evo

Per la salsa:
1 bottiglia di vino rosso
1 stecca di cannella
2 chiodi di garofano
1 baccello di vaniglia
3 cucchiai di zucchero
1 cucchiaino raso di polvere di arancia

Lavorate la farina con l'uovo fino ad ottenere un impasto elastico. Fatelo riposare un'ora in frigorifero coperto con la pellicola.
Soffriggete lo scalogno tritato finemente in poco olio. Grattugiate il pecorino e unitelo alla ricotta, montate l'impasto per un paio di minuti con le fruste. Unite lo scalogno, un pizzico di noce moscata, sale (assaggiate prima di salare perchè il pecorino è molto saporito) e pepe.
Per la salsa mettete in una casseruola il vino con le spezie e lo zucchero e riducetelo ad un terzo cuocendolo a fiamma bassa.
Stendete la sfoglia molto sottile (io l'ho lasciata un po' troppo spessa) e preparate i ravioli. Cuoceteli in acqua salata e serviteli con la salsa al vin brulè.


ravioli con salsa al vin brulè

giovedì 7 gennaio 2010

Polvere di agrumi

C'è qualcuno di voi che conserva le scorze degli agrumi non trattati? Io, su suggerimento di una vicina di mia mamma, le ho sempre consevate sotto alcol, come per fare il liquore, ecco come:
tagliate a listarelle le scorze e poi mettetele in barattolo coperte di alcol. Dopo una o due settimane tritatele nel mixer e mettetele di nuovo in un barattolo sempre coperte con l' alcol. Le utilizzo soprattutto per i dolci, per le creme e per qualche piatto di carne.

Qualche settimana fa mi sono imbattuta in questo post che rimanda al post di Alex e avendo fra le mani qualche mandarino proveniente dalle piante di mia mamma non ho saputo resistere e ho fatto la polvere di mandarino... e già che c'ero anche di arancia (bio) e di limone (sempre della mamma).

polvere di arancia

Il tutto è semplicissimo: tagliate a listarelle le scorze degli agrumi e mettetele a seccare per qualche giorno sui termosifoni (io ho evitato: qualche anno fa ho provato con le fette di arancia, ma non sono rimasta soddisfatta del risultato) oppure per 3/4 ore in forno a 80/90 gradi. Quando sono belle secche le potete macinare e chiudere in un barattolo di vetro.

polvere di mandarino

polvere di arancia

polvere di mandarino

Solo ieri sera ho scoperto che c'è un altro metodo più veloce col microonde, ne parla Sigrid qua. Se qualcuno lo prva mi faccia sapere come è andata!

polvere di arancia

polvere di mandarino

lunedì 4 gennaio 2010

Per i più birboni, ma soprattutto per i più bravi...

carbone di zucchero

Quanto mi piaceva trovare il carbone dolce nella calza della befana! E’ passato un bel po’ di tempo dall’ultima calza, ma mi sembra che il carbone che si trova adesso in commercio sia diverso da quello di qualche anno fa, ed evito di comprarlo ai miei bambini. Ma quando ho visto da Antonella questo carbone non ho saputo resistere, mi sono subito messa all’opera. Siete ancora in tempo, la befana prima di mercoledì non passa e questo è velocissimo da preparare… dovete solo aspettare qualche ora che si asciughi.
Potete farlo anche colorato: oltre al classico nero l'ho preparato rosa per Camilla e verde per Lorenzo.

carbone di zucchero rosa

CARBONE DOLCE COLORATO


750 gr. zucchero semolato
150 ml. acqua
1/2 albume
100 gr zucchero a velo
colorante alimentare nero, rosso e verde (o quelli che volete)

Foderate 3 ciotole con la carta di alluminio e mettetele da parte.
Mescolate lo zucchero a velo con l'albume e dividete la glassa in tre parti. A una parte aggiungete qualche goccia di colorante nero, ad un'altra parte il colorante rosso e all'ultima il colorante verde.
Mettete, in un pentolino di acciaio con il doppio fondo, 250 gr di zucchero e 50 ml di acqua e fate cuocere fino ad arrivare alla temperatura di 130°. Toglietelo dal fuoco e aggiungete del colorante nero, fino a raggiungere la colorazione desiderata. Unite un cucchiaino scarso di glassa nera e mescolate velocemente con un cucchiaio di legno. Versate tutto in un delle tre ciotole foderate di alluminio, lo zucchero si gonfierà e poi si sgonfierà. Lasciatelo freddare e solidificare. Poi toglietelo dalla ciotola, eliminate l'alluminio e tagliatelo a pezzi. Per gli altri colori seguite lo stesso procedimento.

Antonella dice che si conserva a lungo se protetto dall'umidità.

carbone di zucchero verde

domenica 3 gennaio 2010

Anatra alla melagrana

anatra alla melagrana

La melagrana è di buon auspicio? Speriamo che sia così e speriamo che si che sia così anche per chi le ha sgranate… in 6 giorni sono arrivata a quota 12…

1 anatra
6 melagrane
4 cipolle piccole
olio evo
sale
pepe
un pizzico di cannella
un pizzico di noce moscata

Ricavate il succo dalle melagrane con la centrifuga, ricordatevi di lasciare da parte due manciatine di chicchi da aggiungere alla fine. Fate rosolare l’anatra tagliata a pezzi in un tegame. Scolatela dal grasso che ha prodotto e mettetela in un piatto. Tagliate le cipolle a rondelle, fini, e fatele appassire in un po’ di olio evo. Aggiungete l’anatra, un pizzico di cannella e un pizzico di noce moscata grattugiata. Unite la metà del succo di melagrana e cuocete con il coperchio per un’ora circa. Passato questo tempo salate, pepate e cuocete per altri 30 minuti senza coperchio aggiungendo poco per volta il succo rimasto. Prima di servire aggiungete i chicchi di melagrana non spremuti.



anatra alla melagrana