Ma quanto sono belle le viole mammole?
"Povere" mammole! Qua non hanno vita semplice: ce le contendiamo io e la “iena cinquenne”, io per usi in cucina, la iena cinquenne per il piacere di raccogliere fiori. Questo anno sono riuscita a raccogliere “solo” 20 gr di petali ed è un peccato perché questo sciroppo ha un aroma spettacolare e meritava farne molto di più!. (Ma qualcuno di voi ha idea di quante violette ci vogliono per fare 20 gr di soli petali? Una miriade!)
Avete visto la foto? Il colore non è proprio quello che mi aspettavo, mi immaginavo qualcosa di molto più blu...
20 gr di petali di violette (solo petali, eliminate tutte le parti verdi cui sono attaccati)
180 gr di zucchero
140 ml di acqua
Lavate delicatamente i petali delle mammole.
Preparate lo sciroppo facendo bollire lo zucchero con l'acqua.
Togliete dal fuoco lo sciroppo e unite i petali dei fiori.
Lasciateli in infusione, coperti per una notte, una volta che lo sciroppo si è raffreddato mettetelo in frigorifero.
Filtrate lo sciroppo e mettetelo in un vasetto o in una bottiglietta sterilizzata e conserservatelo in frigorifero.
lunedì 28 marzo 2011
Sciroppo di viole mammole
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Marmellate e conserve
venerdì 25 marzo 2011
Ravioli con gli strigoli
Giusto per restare in tema con l'ultimo post, anche oggi vi parlo di strigoli.
La cosa che mia mamma preferisce fare con gli strigoli è la pasta ripiena, e le viene proprio buona, il suo cavallo di battaglia sono i cannelloni con gli strigoli, non chiedetemi la ricetta perchè lei va ad occhio, però posso lasciarvi questa dei ravioli fatti con le prime piantine della stagione :-)
100 gr di strigoli lessati
250 gr di ricotta
40 gr di parmigiano grattugiato
2 uova
200 gr di farina
sale
pepe
Preparate la sfoglia con le uova e la farina. Lasciatela riposare per almeno mezzora. in frigorifero Frullate gli strigoli con la ricotta e il parmigiano. Aggiustate di sale e di pepe. Preparate i ravioli stendendo l'impasto in due sfoglie, distribuendo sopra una di esse il ripieno a mucchiettini ben separati l'uno dall'altro, e coprendo con l'altra sfoglia. Schiacciate con le dita intorno ai mucchiettini sigillando i due fogli di sfoglia. Usate un tagliapasta per ritagliare i ravioli. (Oppure fate come me e usate un multistampo per ravioli)
Una volta cotti li ho conditi con un poco di burro e del parmigiano.
250 gr di ricotta
40 gr di parmigiano grattugiato
2 uova
200 gr di farina
sale
pepe
Preparate la sfoglia con le uova e la farina. Lasciatela riposare per almeno mezzora. in frigorifero Frullate gli strigoli con la ricotta e il parmigiano. Aggiustate di sale e di pepe. Preparate i ravioli stendendo l'impasto in due sfoglie, distribuendo sopra una di esse il ripieno a mucchiettini ben separati l'uno dall'altro, e coprendo con l'altra sfoglia. Schiacciate con le dita intorno ai mucchiettini sigillando i due fogli di sfoglia. Usate un tagliapasta per ritagliare i ravioli. (Oppure fate come me e usate un multistampo per ravioli)
Una volta cotti li ho conditi con un poco di burro e del parmigiano.
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Primi
martedì 22 marzo 2011
Frittata con gli strigoli ed erbette selvatiche
Con queste erbette selvatiche la primavera è entrata in casa mia. Grazie mamma!
Le ho servite con un insalata di erbette selvatiche.
FRITTATA CON GLI STRIGOLI
Per ogni uovo prendete una manciata di strigoli, lavateli e fateli bollire per circa 10 minuti. Sbattete le uova, unite gli strigoli lessati, sale pepe e una spolverata di parmigiano, mescolate bene. Ungete una padella con dell'olio evo e versateci il composto di uova, e cuocete la frittata su ambo i lati.
Io ho versato poco impasto alla volta in un coppapasta di metallo, a forma di fiore, appoggiato sulla padella, ottenendo così delle mini-frittatine.
Le ho servite con un insalata di erbette selvatiche.
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venerdì 18 marzo 2011
Ho fatto pace con le MERINGHE e con la PAVLOVA!
Finalmente ho fatto pace con le meringhe, dopo l'ultimo insuccesso ero sicura che avrei alzato bandiera bianca e avrei smesso di cimentarmi in catastrofici esperimenti... Ma poi non mi sono data per vinta e ho rialzato il capo complice un cassettino della memoria che si riapre e che mi ricorda questo articolo di Dario Bressanini sulle meringhe. L'ho letto e riletto e alla fine ho deciso che mi sarei data l'ultima possibilità, dando anche al mio nuovo aiutante in cucina la possibilità di dimostrare quel che vale! Una fortunata coincidenza di cose? Può essere, ma le meringhe sono venute perfette.
Non vi lascio la ricetta, vi dico solo di andare a leggere il "trattato" sulle meringhe di Dario Bressanini e di provare... se sono uscite a me...
Per quanto riguarda la Pavovla, ho usato il solito composto senza aggiungere la maizena o la frumina che ho visto indiverse ricette, non vi lascio le dosi, perchè ho usato una parte dei 400 gr di albumi che ho montato a neve. Ho fatto una base circolare di meringa con i bordi leggermente rialzati e dopo la cottura l'ho farcita con 250 gr di panna montata, fragole, banane e kiwi.
La ieina cinquenne era a casa "in malattia" e dire che si sia divertita un sacco con la sacca da pasticcere, è dire poco, ma la meringa cruda se l'è sparata anche su i suoi riccioli biondi... e pure il pediatra se ne è accorto quando l'ha visitata!
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Dolci
venerdì 11 marzo 2011
Insalata con radicchio rosso, germogli di crescione e kumquat
Non so a voi, ma a me piacciono un sacco i kumquat col loro sapore dolce e aspro allo stesso tempo. La pianta di mamma questo anno è stata generosa e ci ha regalato moltissimi frutti: molti sono stati mangiati appena colti, altri sono stati portati a casa per gustarli con calma. Li ho sempre mangiati al naturale, ma chissà... se avete consigli su come utilizzarli potrei anche sperimentare
Per ora vi suggerisco io questa ricetta trovata su "La Cucina" numero di marzo (e leggermente modificata) ... solo per gli amanti della frutta col salato...
Mi raccomando accompagnatela con la salsa allo zafferano: ero un po' scettica, ma ci sta davvero bene.
120 gr di carote
120 gr di radicchio rosso
60 gr di kumquat
germogli di crescione
50 gr di prosciutto cotto (la prossima volta non lo metterò)
olio evo
sale
40 gr di formaggio cremoso
3 cucchiai di latte
3 /4 pistilli di zafferano
Pulite le carote e lessatele per 10 minuti. (la prossima volta le lascerò crude). Raffreddatele e tagliatele a fettine.
Lavate il radicchio, asciugatelo e tagliatelo a pezzettini.
Lavate e tagliate a fettine il kumquat.
Scaldate il latte e unitevi lo zafferano, lasciatelo riposare qualche minuto. Unitelo al formaggio e mescolate bene in modo da ottenere una salsa.
In un piatto mettete le carote, il radicchio, i kumquat, il prosciutto tagliato a strscioline e i due manciate di germogli di crescione. Condite con un po' di sale e di olio evo e accompagnate l'insalata con la salsina allo zafferano.
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mercoledì 2 marzo 2011
Crostini con burro salato ai gamberi
Molte idee mi sono “frullate” in testa per partecipare al contest organizzato dalle Fattorie Fiandino e Sandra di un Tocco di Zenzero dedicato interamente la burro salato 1889. Ne ho testata qualcuna, ho preferito la versione salata a quella dolce e la versione con l’utilizzo del burro a crudo rispetto a quella con il burro sottoposto a cottura.
Questo burro, si gusta al meglio al naturale, in purezza spalmato su una fetta di pane toscano, in questo modo sì che viene esaltato tutto il suo sapore! Proporlo così per il contest? Mi sembrava poco carino, ma l'idea spalmarlo sul pane non mi ha abbandonata …allora l'ho arricchito con dei gamberi…
Questo burro, si gusta al meglio al naturale, in purezza spalmato su una fetta di pane toscano, in questo modo sì che viene esaltato tutto il suo sapore! Proporlo così per il contest? Mi sembrava poco carino, ma l'idea spalmarlo sul pane non mi ha abbandonata …allora l'ho arricchito con dei gamberi…
8 fette, molto piccole, di pane toscano
40 gr di burro salato 18891 limone non trattato
Togliete il burro dal frigorifero e fatelo ammorbidire a temperatura ambiente.
Lavate i gamberoni e lessateli in acqua bollente per circa due minuti.
Scolateli e lasciateli raffreddare.
Una volta raffreddati sgusciate i gamberi, incideteli leggermente lungo il dorso e togliete il budello intestinale (il filino nero).
Aiutandovi con la mezzaluna tritate grossolanamente i gamberoni.
Tagliate un pezzo di carta forno su cui andrete a mettere il burro ammorbidito, unite poi i gamberoni tritati e con una spatola cercate di mescolarli al burro.
Una volta mescolati in modo omogeneo, aiutandovi col foglio di carta forno, cercate di dare una forma a cilindro al burro, poi mettetelo in frigorifero a solidificare per circa 2 ore.
Tagliate le fettine di pane e tostatele leggermente in una padella antiaderente.
Lavate il limone e da un pezzo della sua scorza ricavate delle striscioline.
Adagiate su ogni fetta di pane un pezzetto di burro salato ai gamberetti che poi cospargerete con le striscioline di scorza di limone.
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