domenica 29 novembre 2009

Risotto con mele e lardo di Colonnata



Non so a voi, ma, quando ho amici a cena, a me succede di comprare e cucinare cose per un esercito. Questa è una ricetta fatta un mesetto fa dopo una cena dove avevo proposto questi crostini con lardo di Colonnata e castagne. Un po' di lardo era rimasto in frigo e dovevo smaltirlo in qualche modo. Ho trovato la ricetta di questo risotto sul numero di Sale e Pepe di novembre e ho osato proporlo al marito che è un po' "stufo" di accostamenti strani soprattutto con frutta e salato. Che dirvi: osate perchè anche il marito ha gradito assai!
Vi riporto la ricetta con le mie piccolissime modifiche.

150 gr di riso
1 mela Royal gala
20 gr di lardo di Colonnata
15 gr di Parmigiano grattugiato
1 rametto di rosmarino
una cipolla, piccola
brodo vegetale
2 cucchiai di vino bianco
2 cucchiai di olio evo
sale e pepe

Tritate la cipolla e il rosmarino e fateli soffriggere nell'olio. Aggiungete il riso e fatelo tostare per un paio di minuti. Bagnate con il vino e fatelo evaporare. Aggiungete un po' di brodo e la mela tagliata in parte a cubetti e in parte a fettine. Salate e pepate. Aggiungete del brodo ogni volta che si asciuga. A fine cottura unite il lardo taglaite a pezzettini. Prima di togliere dal fuoco unite il parmigiano, mescolate e servite


mercoledì 25 novembre 2009

Cavolo nero e fagioli in scodella di pane



A settembre alla festa "Assedio alla villa" ho visto molte persone mangiarsi un bel piatto di fagioli, vi chiederete e che cosa c'è di strano? Niente, ma il piatto era un bel panino di pane toscano. E' arrivato il tempo del cavolo nero, ottimo da mangiare in zuppa con i fagioli , volete un'idea per la presentazione? Usate una scodella di pane! In questo caso ho fatto il pane con la pasta medre seguendo questa ricetta e facendo dei panini di 90/100 gr l'uno, ma potete usare dei "cazzottini", non so se da altre parti vengono detti così, il mio fornaio chiama in questo modo i panini fatti con pasta di pane toscano.

Per circa 4/5 panini:

120 gr di cavolo nero
260 gr di fagioli cannellini cotti al dente
1 spicchio di aglio
sale
pepe
acqua di cottura dei fagioli
olio evo
4/5 panini toscani da circa 90/100 gr

Fate soffriggere lo spicchio di aglio in 2/3 cucchiai di olio. Aggiungete il cavolo affettato sottilmente. Fatelo appassire. Unite i fagioli e uno o due bicchieri del loro liquido di cottura. Aggiustate di sale e pepe. Portate a cottura aggiungendo se necessario ancora un po' di acqua dei fagioli. A me il cavolo piace croccantino e lo lascio cuocere poco, circa 10/15 minuti, con i tempi di cottura regolatevi secondo i vostri gusti. Tagliate la calotta ai panini e togliete la mollica. Riempite i panini con il cavolo e i fagioli e con un po' del loro liquido. Spolverate con il pepe e finite con un po' di olio evo.



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lunedì 23 novembre 2009

Salame... di cioccolato... senza uova

salame di cioccolata
Mi raccomando partecipate numerosi a briciole di bontà bellissima iniziativa di Albertone. Con questa raccolta Alberto cerca di far conoscere i progetti dell'associazione La vita è un dono che si occupa di promuovere e sostenere la ricerca di terapie e cure per chi è affetto da una malattia metabolica che si chiama acidemia propionica (la maggior parte di persone colpite da questa malattia sono bambini).
Per tutte le informazioni andate sul blog di Alberto, cliccate sull'immagine qua sotto.

Salame di cioccolato senza uova
250 gr di biscotti secchi
100 gr di zucchero
100 di burro
50 gr di cacao amaro
100 gr di cioccolato fondente
125 gr di ricotta
zucchero a velo (facoltativo)
Tritate grossolanamente i biscotti, unite il cacao e lo zucchero. Fate sciogliere il cioccolato con il burro, aggiungeteli ai biscotti insieme alla ricotta. Mescolate e cercate di dare al composto la forma di salame. Avvolgetelo nella pellicola o nella carta forno e mettetelo in frigo per almeno 5 ore. Se volete, passato questo tempo legatelo come un salame con dello spago da cucina o con un rete per arrosti e cospargetelo di zucchero a velo.

salame di cioccolata

giovedì 19 novembre 2009

Budino di zucca all'arancia

Non credevo di ottenere un risulto simile. Mi ero fissata sul budino di zucca, girando per la rete non ne ho trovato nessuno che mi soddisfacesse fino in fondo: troppa zucca, troppo zucchero, troppa panna, troppe uova... Alla fine ho fatto di testa mia: ho regolato gli ingredienti secondo i miei gusti e ho aggiunto al composto della scorza d'arancia grattugiata come avevo già fatto per questa marmellata. Devo essere sincera, non pensavo che il sapore finale fosse così delicato. Ieri sera, dopo aver tolto dal forno i budini, ne ho assaggiato un pezzettino ancora caldo, mi sembrava troppo dolce, "troppo zucca", "troppo arancia" ed è per questo che oggi ho preparato una ganache fondente per accompagnarlo pensando che smorzasse tutti i "troppi" sopracitati, ma è stato un errore: dopo una notte di riposo in frigorifero il budino ha perso tutti quei "troppo" e la ganache è meglio non utilizzarla perchè copre la delicatezza del budino, se proprio volete usarla mi raccomando in piccolissime dosi, uno o due "ciuffetti" della foto sono più che sufficenti.

budino di zucca all'arancia

300 gr di polpa di zucca

2 uova

la scora grattugiata di un'aracia

80 gr di zucchero

250 ml di latte


Per la ganache (io mi baso su questa ricetta) usate uguale quantità di panna e di cioccolato io ho usato quello al 70% di cacao. Fate bollire la panna e unitela al cioccolato tagliato a pezzettini. Mescolate bene e fate raffreddare. Più tempo passa più la ganache rassoda.

Tagliate la zucca a dadini e fatela ammorbidire nel microonde a media temperatura. Passatela al passaverdura o fate come me frullatela con le uova col minipimer. Poi aggiungete lo zucchero e il latte e mescolate bene.
Dividete il composto negli stampini. (circa 4 di medie dimensioni)
Cuocete in forno a bagnomari a 180° per circa un'ora.
Fate raffreddare e mi raccomando fate riposare il budino per una notte in frigo.
Se volete potete accompagnareil budino con un po' di ganache al cioccolato fondente.

budino di zucca all'arancia

Per questi ho usato lo stampo savarin medio della Silikomart (ne sono venuti fuori 9).



Altre ricette con la zucca:

venerdì 13 novembre 2009

Cannelloni di cavolo nero con zucca, funghi e castagne su fonduta di parmigiano


Quando ho letto quello che Corrado ha scritto riguardo a questa "sfida/raccolta" ho pensato "è impazzito, (scusa eh!) , eppure quando l'ho conociuto mi è sembrato una persona a modino, simpatico, educato, tranquillo, mah!".
La sua sfida però mi ha colpito, da subito ho iniziato a pensare quali ingredienti potessero stare bene insieme, ed è diventata quasi un chiodo fisso!

La raccolta di Corrado prevede di utilizzare almeno 3 di questi ingredienti come ingredienti protagonisti della ricetta:

cavolo nero

castagne (non farine)
diosperi

zucca

funghi

Per ulteriori informazioni andate a leggere il post di Corrado



3/4 foglie di cavolo nero (100/120 gr circa)
10 castagne
250 gr di polpa di zucca
1 cipolla piccola
150 di champignon
50 gr di parmigiano
200 ml di latte
1 cucchiaio di farina
sale
pepe
olio evo

Bollite le castagne e spellatele. Fate cuocere le foglie del cavolo in acqua bollente (leggermente salata) per circa 5/7 minuti, scolatele. In una padella con 2/3 cucchiai di olio evo soffriggete la cipolla triatata, unite la zucca tagliata a dadini e i funghi tagliati a fettine sottili. Aggiustate di sale e di pepe. A fine cottura, quando la zucca sarà morbida, ma non disfatta, aggiungete le costagne tagliate cubetti. Mescolate bene.
Riscaldate il latte. Stemperate la farina in poco latte caldo e poi piano piano mescolando aggiungetelo tutto. Unite il parmigiano e continuate a mescolare. Rimettete sul fuoco e fate addensare un poco la fonduta.
Aprite le foglie di cavolo nero e disponete nel centro di ogni foglia una parte del composto di zucca, arrotolate le foglie di cavolo e chiudetele alle estremità con uno stecchino o piegandole verso il basso.
Prendete delle pirofiline monoporzione (o una grande) versate sul fondo la fonduta di parmigiano e adagiatevi sopra il cannellone. Mettete in forno caldo a 180° per circa 10 minuti, servite caldo.

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martedì 10 novembre 2009

Castagne alla pancetta




Devo dire che non ho mai mangiato tante castagne come questo anno. Complici i vostri blog e la voglia di scoprire nuovi sapori ho iniziato ad usarle anche per preparazioni salate. Non avevo una grossa passione per questo frutto, per me prima le castagne si mangiavano solo come bruciate, ballotte e qualcuna da cruda. Ma da quando le scoperte col salato è nato un vero amore.
Per questa ricetta dovete solo ringraziare Forchettina Irriviverente.
Qua trovate la versione originale.

Bollite le castagne insieme a una foglia di alloro. Sbucciatele. Avvolgete ogni castagna in una fetta di pancetta, io ho usato quella affummicata. Prendete d
ue castagne e fermatele infilzandole con uno stecchino. Mettete fra le due castagne un rametto di rosmarino. Cuocetele per qualche minuto in una padella antiaderente, senza l'aggiunta di grassi, e fate diventare croccante la pancetta. Servitele calde.


Lo so in questi giorni sono assente dai vostri blog, ma l'influenza ha colpito... prima è toccata a me e ora a mia figlia, aspetto che la prenda anche il piccolino. Spero di tornare più attiva fra qualche giorno!

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lunedì 9 novembre 2009

Olio "novo"

Non a caso questo blog si chiama "Pan con l'olio".
Il blog è nato lo scorso anno alla fine di questo mese dopo un periodo passato a mangiare fettunte per assaporare al meglio l'olio "novo".
Per il nome mi sono ispirata proprio a due cose di cui non riesco a fare a meno olio evo e pane toscano, meglio ancora se unite in quella meraviglia che è la "fettunta" o "pan con l'olio".




Ormai sono già 3 settimane che questa meraviglia della natura, questo bellissimo olio verde spremuto a freddo, mi "aiuta" in cucina... il sapore è deciso e con una puntina di frizzantino.
I miei unici fornitori di olio sono mio zio e un amico di mio babbo di Reggello... Sto ancora aspettando quello dello zio.

Zio dato che sei un lettore del blog ti faccio una domanda: quanto devo aspettare per il tuo???????
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domenica 8 novembre 2009

La crostata di mele e mandorle è di Adriano Continisio


Perchè oggi 8 novembre 2009 molti food bloggers e forumisti pubblicano in contemporanea questa ricetta?

Per solidarietà con Adriano Continisio che l'ha inventata e pubblicata sul suo blog già nel 2007.

Riassumendolo in pochissime parole, questa manifestazione vuole porre l'attenzione prima di tutto sulla necessità di un comportamento corretto per chi usa la rete nei confronti di chi pubblica materiale. Spesso si sceglie di mettere a disposizione il proprio materiale o lavoro con una licenza che permette di usarlo a condizione che se ne citi la fonte e questo è già un dono, a nostro avviso. Si dice a chi legge: puoi gratuitamente utilizzare il materiale, puoi prenderlo, ma devi specificare che è mio e dire dove l'hai preso. Non è chiedere molto!
Altra importante condizione è che il materiale non venga usato a scopo di lucro.

Quando tutte e due le condizioni non vengono rispettate è evidente che la cosa è ancor più grave.

Questa volta è capitato ad Adriano, ma nel tempo è già capitato ad altri. Creare un tam tam è forse il primo di tanti passi per avversare il fenomeno, perciò ci siamo uniti e oggi pubblichiamo con il nome del suo autore la ricetta e la foto della crostata che ognuno di noi ha preparato.

E' ora che tutti sappiano di chi è la farina e pure il sacco!!!!!



Provatela, provatela, provatela, non vi fate spaventare dalla ricetta è molto più semplice di quel che sembra e molto più buona di quello che si possa immaginare!!!!!

Vi faccio un copia/incolla della ricetta di Adriano

Ingredienti:

400gr pasta frolla
4 mele grandi (ca. 600gr al netto degli scarti)

80gr di zucchero

4 cucchiai di amaretto di saronno

succo di mezzo limone
poca cannella in polvere.

massa di mandorle:


120gr uova intere
60gr zucchero
50gr farina di mandorle
15gr farina di mais fioretto

15gr fecola
un pizzico di sale
estratto di mandorle


una manciata di mandorle a lamelle

sciroppo di zucchero
marmellata di albicocche


Saltare a fiamma alta le mele sbucciate e tagliate a c
ubetti, miscelate con il succo di limone e lo zucchero, fino a che non risultino asciutte ma non spappolate. Incorporare il liquore e la cannella e lasciare raffreddare.

Foderare uno stampo da 26cm e cuocer
e in bianco per 15 minuti (i primi 10 con carta da forno e riso)

Nel frattempo montare le uova con lo
zucchero ed il sale, incorporare delicatamente le polveri e poche gocce di estratto.

Pennellare la frolla con poca marmellata, versare le mele, coprire con la massa e cospargere con le mandorle a filetti.
In forno a 170° per ca. 20 minuti.
All'uscita dal forno lucidare con sciroppo a 30°be.


Il blog di Adriano:
Profumo di Lievito

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venerdì 6 novembre 2009

Insalata con i pomi

Iniziamo col dire che questa non è farina del mio sacco, i meriti vanno tutti a Precisina del blog Mamma che buono. Qui trovate la versione originale dell'insalata.

E' un'insalata MOLTO particolare, la consiglio solo a chi ha una passione smodata per i diosperi, kaki, loti, pomi (o come li volete chiamare) e a chi ama la frutta in preparazioni salate, perchè il dolce dei pomi si sente, eccome se si sente! Chi ha queste due caratteristiche, come me, penso che apprezzerà la preparazione.

Passiamo alla ricetta, io ho fatto delle piccole modifiche, per le dosi regolatevi voi:


Diospero taglaito a fette e grigliato (io ho usato quelli a mela duri anche se maturi)
Misticanza di stagione (ho usato l'insalata pesciatina, quella avevo)
Prosciutto cotto (ho usato delle fette di tacchino arrosto)
Pistacchi al naturale
Olio evo (quello nuovo appena spremuto a freddo)
Sale
Pepe
Succo di limone (che ho dimenticato)


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mercoledì 4 novembre 2009

Cake con zucca e gorgonzola

Ormai è passato qualche giorno, lo so. Questo cake l'ho preparato per la sera di Halloween. A cena c'erano degli amici, anche loro con bambini, coetanei dei miei. Proprio per i bambini ho voluto intagliare la classica zucca, ne ho presa una piccola, non è stato facile trovarla perchè nei giorni precedenti alla festa sia al mercato che al supermercato erano in vendita quasi ed esclusivamente zucche da intaglio non commestibili e molto costose. No, se devo comprare una zucca la voglio commestibile. Alla fine ce l'ho fatta e l'ho trovata, piccolina, ma ne ho ricavato un bel po' di polpa.
Il perchè dell'abbinamento zucca e gorgonzola l'ho già spiegato nel post del risotto : il gorgonzola è un modo per contrastare il dolce della zucca che a mio marito non piace.

cake alla zucca e gorgonzola

250 gr di zucca
3 uova
150 gr di farina
1 cipolla
80 gr di parmigiano
80 gr di gorgonzola
cucchiai di olio evo
1 bustina di lievito per torte salate
100 ml di latte
sale e pepe

Fate rosolare la cipolla triatata in poco olio. Aggiungete la zucca tagliata a dadini, salatela leggermente e fatela cuocere fino a che non diventa morbida. Con le fruste montate le uova con 4 cucchiai di olio evo. Aggiungete la farina e il lievito setacciati, il parmigiano, il latte, la zucca e infine il gorgonzola. Aggiustate di sale e di pepe. Versate il composto in uno stampo da plumcake e infornate, con forno già caldo, per 40/50 minuti a 180°.

Altre ricette con la zucca:
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martedì 3 novembre 2009

Crostini con lardo di Colonnata e "ballotte"

Qualche anno fa in un ristorantino a Colonnata, la patria del lardo, ho visto un piatto di tagliatelle con farina dolce e lardo. A suo tempo non l'ho assaggiato, non avevo una grande passione per le castagne e i suoi derivati, le sto scoprendo negli utlimi tempi soprattutto in piatti salati. Ho la fortuna di avere parenti che hanno boschi di castagne e di marroni e quindi me ne arrivano a volontà. Cercando qualche idea per utilizzarli, ho pensato che se il lardo viene abbinato alla farina di castagne si può abbinare anche alle castagne intere. La macelleria vicino casa ha il famoso lardo, almeno sul cartellino c'è scritto così e il proprietario me lo ha confermato, ma all'assaggio è meno saportio di quello preso direttamente dalle conche di marmo e lascia la bocca molto unta , grassa cosa che l'altro non fa... mi sa che è tarocco. La scoperta l'ho fatta a casa poco prima della cena con amici... comunque alla fine il risultato è stato buono!





CROSTINI CON LARDO DI COLONNATA E CASTAGNE LESSE

Questa non si può definire una ricetta ma solo un assemblaggio di ingredienti.

Prendete delle fette di pane toscano leggermente abbrustolito, metteteci sopra una fettina di lardo di Colonnata e unite una ballotta sbucciata. Passate in forno caldo per pochi minuti, giusto per scaldare il lardo e servite caldo.


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lunedì 2 novembre 2009

Mermellata di "pomi" e vaniglia


Io li ho sempre chiamati "pomi". Così li chiamava mia nonna e così continuo a chiamarli io. Frequentemente li sento chiamare "diosperi" o "kaki" e raramente "loti". Voi come dite???



800 gr di pomi a mela (già privi degli scarti) quelli che rimangono duri anche se maturi
400 gri di zucchero
il succo di un limone
un baccello di vaniglia

Tagliate a pezzettini molto piccoli i pomi. Metteteli in una ciotola con lo zucchero e il limone. Aprite il baccello di vaniglia ed estraete i semini, aggiungeteli ai pomi, unite anche il baccello e mescolate bene. Lasciate riposare il tutto una notte in frigorifero. Il giorno successivo mettete sul fuoco, portate a bollore e fate cuocere fino a che non sia stata raggiunta la giusta consistenza della marmellata (fate la prova piattino). Eliminate il baccello di vaniglia e versate la marmellata dentro a dei barattoli a chiusura ermetica sterilizzati. Io faccio una seconda sterilizzazione mettendo i barattoli in una pentola piena di acqua e li faccio bollire per 35/40 minuti.







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