venerdì 26 febbraio 2010

Spaghetti con il cavolo nero

Si è capito che mi piace il cavolo nero???? (vedere qui, qui, qui e qui)
Vedrete che così tritato e insaporito con acciughe e capperi si farà mangiare e apprezzare anche da chi è "allergico" alle verdure, nel mio caso il marito che di solito scarta tutto ciò che è verde...

spaghetti con cavolo nero

Per 4 persone:

360 gr di spaghetti
260 gr di cavolo nero, la parte più "fogliosa" (con i gambi fate questa zuppa)
2 acciughe sotto sale
20 gr di capperi
sale
pepe
1 spicchio di aglio
olio evo

Lavate il cavolo e tritatelo grossolanamente. Dissalate l'acciuga. Fate soffriggere l'aglio in 4/5 cucchiai di olio evo, unite le acciughe e fatele sciogliere. Aggiungete il cavolo tritato, i capperi tritati e fate cuocere aggiungendo un bicchiere di acqua (per i tempi di cottura regolatevi secondo i vostri gusti a me piace bello croccante). Aggiustate di sale e di pepe. Scolate gli spaghetti e unitele al cavolo, mescolate bene e servite.

giovedì 25 febbraio 2010

Una "bomba" di torta.... con cioccolato e farina di mandorle

Vi avevo detto una sola torta per due occasioni? E' quello che pensavo fino a ieri mattina, quando non ho saputo resistere all'entusiasmo di mia figlia, elettrizzata per questo compleanno quasi come fosse il suo, e ai suoi occhioni celesti mentre mi diceva: "ma mamma è oggi la tua festa, no ieri, una torta per le candeline ci vuole... a me ne farai tre vero?" (si perchè la signorina non perde occasione per ricordarmi che vuole festeggiare 3 volte il suo compleanno, alla scuola materna, a casa con babbo, mamma e fratellino e di nuovo a casa con amici e parenti...)
Come ho detto prima, a quegli occhi non so resistere e allora ecco la torta: una bomba super calorica, ma coccolosa e golosa, e al cioccolato come piace ai miei bambini.
... e se anche a voi piacciono le torte morbide e umide all'interno questa è quella che fa per voi!

Una bomba di torta: cioccolato e farina di mandorle

140 gr di cioccolato fondente
60 gr di burro
30 gr di panna fresca
100 gr di zucchero
3 uova
180 gr di farina di mandorle

Per la copertura:
100 gr di cioccolato fondente
100 ml di panna fresca

Sciogliere il cioccolato con il burro e la panna (30 gr). Dividete gli albumi dai tuorli e montate questi ultimi con lo zucchero. Montate a neve gli albumi. Unite la farina di mandorle ai tuorli e mescolate, aggiungete anche il cioccolato, mescolate. Poi delicatamente e mescolando dal basso verso l'alto con un cucchiaio di legno unite gli albumi. Mettete il composto in una tortiera imburrata di diametro 16 cm e infornate a 180° per 40/45 minuti.

Preparate la copertura:
Tritate grossolanamente il cioccolato. Fate bollire la panna e versatela sul cioccolato, mescolare bene per amalgamare il tutto e fate riposare finchè non raggiungerà la giusta consistenza per ricoprire la torta.

mercoledì 24 febbraio 2010

Crostata di mele meringata per festeggiare 8 e 37 anni...

Dal titolo potrebbe sembrare che si siano festeggiati 2 compleanni, ma non è così... Curiosi?
Allora il compleanno è solo uno, è oggi, è il mio e ovviamente non sono 8 anni...
8 invece sono gli anni di matrimonio festeggiati ieri...
Ho deciso di preparare una sola torta per festeggiare questi due giorni pensando alle mele meringate della mamma, (una coccola per me) avvolgendole in guscio di frolla.

crostata di mele meringata


Ho usato uno stampo per crostata rettangolare di 11 per 35 cm.

Per la base:

160 gr di farina
40 di farina di mandorle
80 gr di zucchero
100 gr di burro
1 pizzico di sale
2 tuorli

Per la farcia alle mele:
3 mele (400 gr di mela ripulita dagli scarti)
50 gr di zucchero
il succo di un limone piccolo
un pizzico di cannella (facoltativo)

Per la meringa:
3 albumi
1oo gr di zucchero a velo
1 pizzico di sale

Lavorate gli ingredienti per la base e stendete la frolla in una teglia imburrata poi fatela riposare per un'ora in frigorifero. Ricoprite la frolla coni fagioli (secchi o di ceramica) e fatela cuocere in forno caldo a 180°(per la temperatura regolatevi in base a come cuoce il vostro forno) per una ventina di minuti. Gli ultimi 10 minuti fatela cuocere senza i fagioli.
Nel frattempo preparate le mele: sbucciatele e tagliatele a pezzettini, irroratele con il succo di limone e fatele cuocere in una padella con lo zucchero e il pizzico di cannella finchè sono morbide, ma non spappolate.
Preparate la meringa montando gli albumi con un pizzico di sale, quando gli albumi iniziano a motare aggiungere gradualmente lo zucchero a velo, montate finchè il composto sarà bello compatto.
Versare le mele sulla frolla, mettete il composto di albumi in una sacca da pasticciere e decorate la crostata come più vi piace. Infornate a 100° per circa un'ora. La meringa sarà bella croccante fuori e più morbida dove tocca le mele.

Con questa ricetta partecipo al contest:





di "Al Cibo Commestibile"

lunedì 22 febbraio 2010

Finalmente ci siamo riviste e abbiamo mangiato le frittelline di mazzancolle

Ci sono due amiche all'università. Si laureano, fanno l'esame di stato e si perdono di vista; le specializzazioni diverse, il lavoro, una famiglia da accudire le allontanano. Qualche sms per Natale e per le feste comandate, poi, 7 anni più tardi con facebook, si ritrovano, fra una chiacchera e l'altra scoprono di avere entrambe una passione per la cucina e di avere un foodblog...
Chi è la mia amica? Dany di Idee Ricette e sabato sera ci siamo finalmente riviste per una cena insieme!
Cena "oriental style"... oggi vi lascio una ricetta di un'antipasto della serata... che vi potrebbe servire per smaltire albumi in eccesso.
(L'ispirazione viene da questo libro , io ho fatto qualche modifica...)

frittelline di gamberi con sambal di pomodoro

FRITTELLINE DI MAZZANCOLLE CON SAMBAL (DELICATO) DI POMODORI

200 gr di taro (o di patata dolce o di patata)
15 mazzancolle
6 albumi
sale
olio per friggere

Per il sambal:
16 pomodorini datterini
1 cipolla piccola
2 scalogni
1 peperoncino fresco
olio evo
sale

Per il sambal:
Scaldate 2/3 cucchiai di olio evo e fatevi imbiondire la cipolla tagliata a dadini, unite il peperocino tritato e cuocete per un paio di minuti. Aggiungete i pomodori taglaiti a dadini, lo scalogno tritato, e un pizzico di sale. Fate cuocere finchè il pomodoro inizia a disfarsi. In questo modo non è eccessivamente piccante, ma potete aggiungere altro peperocino.

Per le frittelline:
Pulite il taro e fatelo bollire per circa 10 minuti. Pulite le mazzancolle e fatele cuocere per un minuto in acqua bollente. In una ciotola grattugiate il taro cotto, unite le mazzancolle tagliate a pezzetti, gli albumi e salate. Mescolate con una forchetta per amalgamare il tutto. Fate riposare il composto per almeno un'ora in frigo. Prendete delle cucchiaiate di composto e fatele friggere in olio bollente per qualche minuto o almeno finchè non sono dorate e croccanti. Scolatele su carta assorbente e servitele con il sambal.


lunedì 15 febbraio 2010

Zuppa di cavolo nero con prosciutto croccante

zuppa di cavolo nero

Faccio un grende uso del cavolo nero, ma spesso mi capita di buttare la parte finale del gambo, quella un po' più dura e con meno parte "fogliosa". Quando per la prima volta sono approdata su questo blog "cavoli a merenda ho trovato la soluzione per non sprecare i gambi del cavolo, guardate questa zuppa, è in due versioni una detox e una più calorica. Quella che ho fatto io mi piace definirla semidetox: grassi limitati e gusto garantito!

2 mezzi mazzi di cavolo nero (la parte inferiore)
2 spicchi di aglio
2 cucchiai di olio evo
60 gr di prosciutto crudo tagliato spesso e sgrassato

Soffriggete l'aglio nell'olio. Unite il cavolo tagliato a pezzettini e fate insaporire qualche minuto. Coprite di acqua fredda, salate, pepate e fate cuocere per circa un'ora o finchè il cavolo è cotto. Frullate tutto molto bene e se necessario fate ritirare la zuppa. In una padella antiaderente cuocete il prosciutto, tagliato a striscoline, fino a renderlo croccante. Verate la zuppa nelle scodelle e metteteci sopra il prosciutto.

venerdì 12 febbraio 2010

Budini di parmigiano

Dopo qualche ricetta orientaleggiante (qui, qui e qui) ritorno alle origini, a sapori più conosciuti, a ingredienti "sempre" presenti in casa: a qualcosa di più "rassicurante".

L'ispirazione viene da "cucina moderna" di dicembre, la ricetta è stata leggermente modificata.

budini di parmigiano

Dosi per 11 budini da fare nello stampo da minimuffin.

100 gr di parmigiano grattugiato
100 gr di robiola
2 uova
1 albume
25 gr di farina
1 dl di panna fresca
30 gr di filetti di acciuga sotto sale
uno spicchio di aglio
olio evo
sale
pepe
noce moscata

Mettete in una ciotola la robiola, il parmigiano, una presa di sale, un pizzico di pepe e un pizzico di noce moscata grattugiata. Unite la panna e la farina, mescolate fino ad ottenre un composto omogeneo. Unite le uovo e gli albumi e mescolate per amalgamare gli ingredienti. imburrate e infarinate gli stampini e riempiteli con il composto. Cuocete i budini a bagnomaria in forno caldo a 170° per circa una 20 di minuti (regolatevi con i tempi del vostro forno). Mentre i budini sono in forno in un po' di olio rosolate l'aglio e aggiungete i filetti di acciuga ben puliti dal sale e a fimma bassa fateli sciogliere. Sfornate i budini e cospargeteli con la salsina di acciughe.


mercoledì 10 febbraio 2010

Zuppa di pollo allo zenzero con vermicelli di riso

Vi ricordate il taro?

che cos'è?????

Si perchè di taro si tratta ecco il suo interno

taro

Curiosi di sapere quale sia il suo sapore? In un primo momento ricorda molto la patata, poi lascia in bocca un leggero aroma dolce, io per ora l'ho assaggiato solo lesso, ma ho letto che può essere fritto o utilizzato nei dolci...

Per il suo primo utilizzo ho pensato di fare questa zuppa, ma non vi preoccupate, non è l'ingrediente fondamentale che ne determina il sapore, la potete fare tranquillamente anche senza di lui...
Per quanto riguarda la zuppa se evitate di aggiungere lo scalogno croccante (che è fritto ) potete mangiarvi un buon piatto unico veramente leggero perchè senza nessun tipo di condimento grasso.

zuppa di pollo allo zenzero e vermicelli di riso

200 gr di petto di pollo
3 nira (cipollotti asiatici) o uno o due cipollotti
un pezzettino di porro (circa 5 cm)
3 chicchi di pepe nero
1 cm di radice di zenzero fresco
un pizzico di pepe bianco in polvere
1 bulbo di taro
1 carota
50 gr di vermicelli di riso
coriandolo
3 scalogni (facoltativi)
Olio per friggere (facoltativo)
sale

Preparate il taro: bisogna mangiarlo SOLO cotto, perchè da crudo è tossico. Girando in rete e fra i consigli che mi sono arrivati qui ho scoperto che una volta tagliato può essere urticante se si hanno dei tagliatti nelle mani e se ci strofiniamo gli occhi, per evitare "bruciori", per pulirlo, ho usato dei guanti.
Una volta sbucciato tagliatelo a pezzetti, mettetelo in un pentolino con dell'acqua bollente e fatelo cuocere per circa 10 minuti. Scolatelo.

Mettete in una pentola i nira, tagliati a pezzettini di circa mezzo cm, lo zenzero, il porro, la carota, il pepe e il petto di pollo, coprite con acqua (ne utilizzata circa 1,3 l) e fate bollire. Aggiustate di sale e unite il pepe bianco. Una volta che il brodo è pronto prendete il pollo cotto, tagliatelo a pezzettini e mettetelo da parte. Eliminate dal brodo la carota e lo zenzero, lasciate il cipollotto. Cuocete nel brodo, dove avrete aggiunto il taro, i vermicelli di riso secondo i tempi indicati sulla confezione, per i miei 4 minuti. (Un consiglio: spezzateli prima di cuocerli, altrimenti ve li ritrovate, come è successo a me, lunghissimi ed è difficile mangiarli col cucchiaio!)
Se volete, prima di cuocere i vermicelli, preparate lo scalogno croccante: tagliatelo a fettine e fatelo friggere per qualche minuto in olio caldissimo, deve scurirsi, ma non bruciare .
Dividete in due ciotole il brodo, i vermicelli e il taro, aggiungete il pollo, cospargete con del coriandolo fresco e con lo scalogno croccante.

zuppa di pollo allo zenzero e vermicelli di riso

martedì 9 febbraio 2010

Soba noodles con bok choi e gamberetti

soba noodles e bok choy

Il bok choi vi verrà a noia, ne ho ancora per molto...

150 gr di soba noodles
200 gr di gameretti
3 cespi di bok choi
2 cipolotti asiatici (nira) o 1 cipolotto o un pezzettino di porro
olio evo
3 cucchiaini di alghe nori verdi tritate
sale

Pulite i gamberetti: sgusciateli e togliete il filino nero. Pulite il bok choi e staccate ogni singola foglia del cespo. Tritate il cipollotto e fatelo rosolare in poco olio evo. Unite il bok choi e fatelo cuocere coperto 4/5 minuti), deve diventare tenero. Unite i gameretti e fate cuocere qualche minuto, salate e aggiungete le alghe. Unite i noodles e mescolate bene ( se necessario aggiungete un po' di acqua di cottura), servite.

soba noodles e bok choy

lunedì 8 febbraio 2010

Bok choi allo zenzero e foglie di limone

Mi è presa la fissa del lemongrass, ma non riesco a trovarlo da nessuna parte. Ho girato diversi market cinesi a Prato, nella speranza di trovarlo, ma niente.
A mani vuote non sono tornata... Oltre al taro (ormai sono quasi sicura che sia taro) ho preso un bel po' di nira (cipollotto asiatico) e di bok choi, a vederlo è simile alla bietola, molto meno saporito, ma fa parte della famiglia dei cavoli e ne possiede tutte le proprietà.
Preparatevi i prossimi post sono dedicati al bok choi...

bok choi

nira

Negli ultimi libri che ho preso (di cucina asiatica e non) e anche su vari blog oltre il lemongrass fanno capolino anche le foglie di lime kaffir, anche questo ingrediente introvabile (almeno per me), quindi in questa ricetta ho pensato di usare le foglie del limone, in cucina si usano, probabilmente il sapore sarà diverso... ma sempre un agrume è!

bok choi alle foglie di limone

2 cespi di bok choi
2 nira o cipollotto asiatico (potete usare un normale cipollotto o un pezzettino di porro)
mezzo centrimetro di radice di zenzero fresco grattugiata
2 foglie di limone
olio evo
sale
pepe
gomasio (facoltativo)

Tritate il nira e le foglie di limone, grattugiate lo zenzero e fateli insaporire in poco olio evo. Aggiungete il bok choi lavato e tagliato in 4, salate e fatelo cuocere per qualche minuto (a me ci sono voluti circa 7/8 minuti, regolatevi anche in base alla grandezza dei vostri cespi) coperto. Servite, se piace aggiungete del gomasio.

bok choi alle foglie di limone

Che cos'è???????

che cos'è?????


Non ho la minima idea di cosa sia e di come si possa cucinare, ne ho 3, l'unica cosa che ho capito (o che mi è sembrato di capire) di quello che mi diceva chi me le ha vendute (non parlava italiano, nè inglese.... ) è che sono più buone delle patate.... mah!
Chi mi aiuta???

Cercavo il lemongrass e ho portato a casa questo e altro....

domenica 7 febbraio 2010

Tartufi di cioccolato al peperoncino

tartufi di cioccolato al peperocino

Dopo che avrete letto la ricetta penserete "ma questa è tutta pazza!". Si lo so questi dolcetti sono un vera bomba in fatto di calorie, ma vi assicuro che se vi volete coccolare sono l'ideale, poi non ne dovete mica mangiare un gran quantità, ne basta uno per una coccola davevro speciale! (due se fate delle palline piccole piccole...)

100 gr di panna fresca
100 gr di mascarpone
200 gr di cioccolato fondente di ottima qualità
peperoncino in polvere (non vi lascio una dose vi dovete regolare in base a quanto è piccante quello che avete. Il cioccolato la deve fare da padrone, il peperoncino si deve sentire un po' solo alla fine)
cacao in polvere

Tritate grossolanamente il cioccolato. Fate bollire la panna e versatela sul cioccolato, mescolate bene finchè il cioccolato non sarà sciolto. Aggiungete il mascarpone e amalgamate il tutto. Unite il peperoncino, un "pizzichino" per volta, assaggiate prima di aggiungerne altro! Metette i frigorifero per una notte (oppure preparate l'"impasto" la mattina per la sera). Poi fate delle pallinne e passatele nel cacao.

tartufi di cioccolato al peperocino

Nelle foto ci sono anche quelli al cioccolato bianco, ho usato lo stesso procedimento, ma sono rimasti troppo morbidi, devo modificare qualcosa, e per i miei gusti sono troppo dolci.

giovedì 4 febbraio 2010

Panino con il lampredotto

panino col lampredotto 2

Eccomi qua con l'ultima (per ora) ricetta con il lampredotto, dopo aver parlato del lampredotto bollito e del risotto ecco il "panino con il lampretto".
Il panino col lampredotto:"tipicissimo" a Firenze, dove è il cibo da strada per eccellenza. Se capitate a Firenze non lasciatevelo sfuggire...
Il pane utilizzato è pane toscano, non salato nella forma del "semelle". Di solito viene bagnata la parte superiore del panino nel brodo e il panino viene condito con salsa verde o olio piccante. Secondo me molto meglio con la salsa verde...

Se avete la pasta madre potete fare dei panini seguendo questa ricetta, come ho fatto io...

Per la salsa verde potete usare la ricetta che di solito seguite, a casa mia si usano questi ingredienti (niente aglio):

Prezzemolo
1 uovo sodo
1 filetto di acciuga sotto sale
1 cucchiaio di capperi
olio evo
sale

Tritate gli ingredienti e poi mescolateli bene aggiungendo abbondante olio evo. Se necessario aggiustate di sale.

Passiamo al PANINO:

Prendete del lampredotto bollito tagliatelo a pezzettini e adagiatelo su una metà del panino. Pepatelo e se necessario salatelo. Aggiungete un po' di salsa verde e copritelo con l'altra metà del panino bagnata nel brodo.... mangiate!

panino col lampredotto

mercoledì 3 febbraio 2010

Risotto con il lampredotto

risotto col lampredotto


Ecco il secondo post dedicato al lampredotto, ve lo avevo detto che questa era la settimana dedicata al lampredotto o no? Vi ricordate la ricetta di ieri del lampredotto bollito? Bene, perchè da quella partiamo per fare questo strepitoso risotto.
...domani o dopodomani un'altra ricetta....

250 gr di lampredotto bollito
Brodo del lampredotto
160 gr di riso
1 cipolla
2 cucchiai di olio evo
sale
pepe
parmigiano

Tritate la cipolla e soffriggetela nell'olio. Versate il riso e fatelo tostare. Unite il lampredotto tagliato a pezzettini e portate a cottura con il brodo caldo. Aggiustate di sale. A fine cottura aggiungete il parmigiano e mescolate bene. Impiattate e spolveretate con abbondante pepe.

Altre ricette con trippa e lampredotto:

martedì 2 febbraio 2010

Lampredotto

Vedo già sulle vostre facce (non di tutti ma di molti) un’espressione di “disgusto” solo all’idea di mangiare trippa e lampredotto… non sapete che cosa vi perdete…
A Firenze il lampredotto è un istituzione, è facile trovare girando per la città , soprattutto in centro, i “banchini dei lampredottai” che servono il lampredotto nel famoso panino o nel piatto, accompagnato da salsa verde o da olio piccante.
Per chi non lo sapesse il lampredotto è l’abomaso,la quarta cavità dello stomaco dei bovini, la parte più bassa...
Lontani sono i termpi del liceo, dell’università, quando con maggior frequenza “bazzicavo” Firenze e di conseguenza i sudetti “banchini”… Fortunatamente il lampredotto è un piatto facile a farsi e si può riprodurre tranquillamente anche a casa.
Penso che ogni famiglia fiorentina (e dei dintorni…) abbia la propria ricetta.
Questa che vi propongo è quella che ho sempre visto fare in casa mia, che poi è molto simile a quelle lette su diversi libri di cucina toscana e fiorentina.

Vi avverto questo sarà l’argomento anche dei prossimi due post…
La ricetta di oggi è la base di partenza per il lampredotto “bollito”, per il panino con il lampredotto e per il risotto con il lampredotto...

lampredotto

Lampredotto bollito

1kg di lampredotto
2 carote
2 coste di sedano
1 cipolla
1 pomodoro
sale
pepe


Pulite le verdure e lavate il lampredotto, mettete tutto in un pentolone pieno di acqua, salate e lasciatelo sobbollire per almeno due ore.
Impiattate e pepate, se piace, accompagnatelo con della salsa verde.

Altre ricette con trippa e lampredotto: