martedì 29 giugno 2010

Albicocche gratinate alla lavanda

"Albicocche gratinate alla lavanda" è stata la prima ricetta che mi ha catturata della rivista La Cucina del mese di luglio.
Ve lo consiglio ed è un dessert "chiccoso" se rispettate due condizioni: utilizzate con molta parsimonia la lavanda, se non volete un effetto "profumo in bocca" e usate SOLO albicocche MATURE e DOLCISSIME, fra quelle che ho usato una era un po' asprina... terribile!

La ricetta originale prevede l'uso di crema di pasticcera o in alternativa della panna mescolata con dei tuorli e dello zucchero, io ho usato dello yogurt.

albicocche gratinate alla lavanda

250 gr di albicocche MATURE e DOLCISSIME
100 gr di yogurt ala naturale
zucchero muscovado o del normale zucchero di canna
1 tuorlo
fiori di lavanda PER USO ALIMENTARE
burro

Lavate le albicocche, dividetele in due e eliminate il nocciolo. Ungete con il burro un pirofila e disponetevi le albicocche.

Mescolate il tuorlo allo yougurt e a 2/3 cucchiani (o più a seconda dei gusti) di zucchero.

Spolverate le albicocche con 2/3 cucchiani di zucchero e cospargetele con la crema di yogurt e uova.

Infornate in forno caldo a 180° per circa 20 minti. Unite un "pizzichino" di fiori di lavanda a 5 minuti dalla fine della cottura. Servite tiepide o fredde.

venerdì 11 giugno 2010

Il primo esperimento post corso: la focaccia pugliese di Paoletta

Sarò controcorrente ma nenache questo caldo mi impedisce di accendere il forno. E' da qualche giorno che il forno viaggia a pieno regime: pane, focacce, brioche e arrosti...
E poi con la scusa degli esercizi post corso e di quanto è bello e rilassante impastare a mano non mi ferma più nessuno...

Il primo "esercizio" di impasto a mano dopo il corso è stata la focaccia pugliese di Paoletta. Se volete impastare a macchina guardate da Paoletta, io vi riporto le indicazioni (prese dal ricettario del corso) per l'impasto a mano.
Viene fuori una focaccia sofficissima che si mantiene tele anche il girono dopo... se ci arriva!

focaccia pugliese

Munitevi di una spatola rettangolare di metallo.

Farina di grano tenero 500 gr
Semola rimacinata di grano duro 200 gr
Acqua 560
Olio evo 50 gr
Sale fino 18 gr
Lievito di birra fresco 15 gr
fiocchi di patate 20 gr
Pomodorini ciliegini
Origano
Sale grosso
Olio evo

Mescolate le farine e fiocchi di patate. Fate la fontana sulla spianatoia, sbriciolatevi dentro il lievito e iniziate a versare l'acqua (lasciane da parte pochissima per sciogliere il sale).
Con una spatola cercate di sciogliere il lievito e sempre con la spatola portate la farina dall'esterno all'interno verso il centro dell'impasto. mettete il sale nell'ultima parte di acqua e aggiungetelo alle farine. Quando l'impasto sarà amalgamato bene, iniziate a frizionarlo riportandolo verso di voi con la spatola. Quando riportate l'impasto verso di voi alzatelo in modo che incorpori aria.Poi girate l'impasto di 90° e frizionatelo di nuovo, riportatelo verso di voi e proseguite come scritto sopra finche l'impasto avrà preso "corpo".
Spatolate l'impasto (con la spatola allungate l'impasto davanti a voi) e iniziate a unire una parte dell'olio che andrà aggiunto in tre volte. Piegate l'impasto verso di voi sempre incorporando aria e rispatolatelo di nuovo fino a quando l'olio sarà tutto assorbito. Non aggiungete altro olio se il primo non sarà ben assorbito.
Continuate con lo stesso movimento finchè l'impasto inizierà a staccarsi dalla spianatoia.
Ungetevi leggermente le mani di olio e sbattete l'impasto davanti a voi e al tempo stesso piegatelo in avanti. Girate di 90° afferrandolo sempre dal lato destro, sbattete di nuovo e ripiegatelo in avanti, continuate così finchè si staccherà facilmente dalla spianatoia, e incrementate piano piano l'energia e la velocità nel battere e piegare.
Ponete l'imapsto in una ciotola, copritelo con la pellicola e lasciatelo riposare fino al raddoppio (circa due ore)
Spolverate la spianotoia con la semola e rovesciatevi l'impasto stendendolo a rettangolo. Date un giro di pieghe di sovrapposizione e lasciatelo riposare coperto da pellicola per circa 30 minuti.
Stendetelo in due teglie di ferro di 33 cm di diametro ben oliate, allargandolo ai lati e affondando le dita ben unte nell'impasto, cercando di non sgonfiare l'impasto e di non far fuoriuscire i gas di lievitazione ottenuti.
Sistemate i pomodorini tagliati a metà nelle focacce, facendo in modo che la parte tagliata sia a contatto con l'impasto. Spolverate di origano, sale grosso e date un bel giro di olio. Lasciate lievitare per circa 25 minuti.
Infornate in forno caldo a 220° e lasciate cuocere fino a doratura.

focaccia pugliese

martedì 1 giugno 2010

Crostini di pane nero di segale con baccelli e pancetta

Ecco un altra ricetta pubblicata in anteprima qua, da Linda, un paio di settimane fa.

Lo so, arrivo un po' tardi, ormai la stagione dei baccelli è terminata, qualcosa si riesce ancora a trovare, ma, secondo i miei gusti, sono troppo grossi e non adatti a questo tipo di preparazione. Se volete provarli non vi resta che aspettare il prossimo anno...

crostini di pane nero di segale con baccelli e pecorino

250 gr di baccelli (fave) già sgranati
50 gr di pancetta (tagliata spessa)
Pane nero di segale (o pane bianco toscano, li ho provati con i entrambi i tipi di pane)
2 spicchi di aglio
olio evo
pecorino romano
sale
pepe

Sbollentate i baccelli per qualche minuto in abbondante acqua bollente. Io ho lasciato la buccia ai baccelli, decidete se lasciarla o meno in base ai vostri gusti. Schiacciate l'aglio e soffriggetelioin un po’ di olio evo, tagliate la pancetta a striscioline, aggiungetela all’aglio e fatela cuocere per qualche minuto. Unite i baccelli e fateli insaporire, salate poco (dato che verrà aggiunto il pecorino romano) e pepate. Tagliate delle fettine di pane. Cospargetele con i baccelli e spolveratele con un po' di pecorino romano grattugiato. Mettete i crostini nel forno, già caldo, finchè il formaggio inizierà a fondersi (le foto sono scattate prima di essere infornati).

crostini di pane nero di segale con baccelli e pecorino