lunedì 7 novembre 2011

Lasagne con zucca e funghi

 E come preannunciato altra ricetta con la zucca :-)

lasagna con zucca e funghi

200 gr (circa) di sfoglia per lasagne fresca (lo ammetto non ho avuto il tempo per farla)
Parmigiano grattugiato

700 gr di zucca già privata della buccia
1 cipolla
olio evo
sale
pepe

250 gr di funghi porcini
350 gr di chiodini
1 spicchio di aglio
olio evo
sale

450 gr di latte
45 gr di burro
45 gr di farina
noce moscata
sale

Preparate la zucca:

Tagliate la zucca a dadini.
Fate soffriggere la cipolla, tritata, in un po' di olio evo.
Unite la zucca e fatela insaporire, aggiungere mezzo bicchiere di acqua (se si dovesse seccare troppo aggiungerne altra). Fatela cuocere finchè diventa morbida, aggiustate di sale e pepe.
Schiacciate la zucca con una forchetta.

Preparate i funghi:

Mentre la zucca cuoce fate rosolare l'aglio in un po' di olio evo.
nite i funghi puliti e tagliati a fettine.
Aggiustate di sale e portateli a cottura.

Preparate la besciamella:
Scaldate il latte.
Fate sciogliere il burro in un pentolino e aggiungete la farina setacciata, mescolate continuamente e aggiungete il latte caldo, continuate a mescolare e portate a bollore e aggiungete un pizzico di noce moscata.
Continuate a far cuocere a fiamma bassa il tempo necessario a far addensare la salsa, e mescolate continuamente.

Assemblaggio:

Unite la zucca alla besciamella, mescolate per amalgamare bene gli ingredienti.

In una pirofila versate un leggerissimo strato di besciamella e poi partite con gli strati: lasagne, besciamella/zucca, funghi. Cospargete l'ultimo strato con del parmigiano grattugiato e infornate a 180° per 20/25 minuti.


Altre ricette con la zucca:

giovedì 3 novembre 2011

Budino di zucca con amaretti

Sabrina mi ha regalato una zucca di 14 kg, sì di 14 kg :-)

  • le "pulci" si sono divertite un sacco a scavarla e a tagliarla per Halloween
  • il marito è un po' preoccupato perchè il frigo e il congelatore sono pieni di zucca, e  a lui la zucca non piace, ma sa che in un modo o nell'altro se la mangerà :-))))
Indovonate un po' il tema dei prossimi post!?!?!?!

budino di zucca agli amaretti 001-3

Questo budino nasce sulla base di questo e sono le dosi per circa 6/7 stampini da budino in alluminio

300 gr di polpa di zucca già privata della buccia

2 uova

80 gr di zucchero

250 ml di latte

20 gr di amaretti

100  gr di zucchero per il caramello

Tagliate la zucca a dadini e fatela ammorbidire nel microonde a media temperatura. Passatela al passaverdura o fate come me frullatela con le uova col minipimer. Poi aggiungete lo zucchero, il latte, gli amaretti sbriciolati e mescolate bene.
Preparate il caramello.Versatelo negli stampini e unite il composto di zucca e uova.
Cuocete in forno a bagnomari a 180° per circa un'ora.
Fate raffreddare e mettete in frigo per circa due ore.

zucca


Altre ricette con la zucca:

giovedì 20 ottobre 2011

Semplicemente porcini trifolati

Piano, piano riprenderò le redini di qusto blog, che in questi ultimi mesi ho ignorato a causa delle vacanze, del computer che mi ha abbandonata di nuovo e della mancanza di tempo anche per scrivere 2 righe. 

Il tempo per cucinare però si trova, soprattutto per piatti semplici e veloci come questo.
In casa mia, da sempre, i funghi si fanno trifolati aggiungendo qualche foglia di nepitella, non so se è una tradizione solo di alcune zone della Toscana o se si estende anche ad altre parti d'Italia. Da voi come si fanno col prezzemolo come ho visto in rete, o con la nepitella come a casa mia?

porcini trifolati

La ricetta è semplicissima basta avere gli ingredienti giusti: funghi porcini freschissimi.
Dopo aver pulito i funghi tagliateli a fettine. Fate soffriggere uno spicchio di aglio in un po' di olio evo e aggiungete i funghi, salate e fate cuocere per circa 10 minuti. Verso fine cottura aggiungete qualche fogliolina di nepitella e buon appetito!


Altre ricette con i porcini:

lunedì 8 agosto 2011

Risotto ai mirtilli

Se come me avete molti, e dico molti, mirtilli da smaltire, se non volete accendere il forno per infilarli in un dolce, se non ne potete più (anche se a me non vengono mai a noia) di mangiarli al naturale o nello yogurt, provate questa soluzione. Vi do il solito avvertimento: solo per gli amanti della frutta nel salato.

Non ho altri post da programmare... ci risentiamo fra un mese!

Risotto ai mirtilli


250 gr di mirtilli
280 gr di riso
150 ml di vino bianco
1 scalogno
olio evo
brodo vegetale qb
sale
pepe
parmigiano

Lavate i mirtilli.
Fate soffriggere lo scalogno tritatofinemente in un po' di olio evo (eh sì! qua si usa fare il risotto con l'olio evo... se preferite usate il burro!).
Unite il riso e dopo poco il vino bianco.
Dopo aver fatto evaporare il vino bianco portate a cottura il riso aggiungendo del brodo vegetale.
Dopo 10 minuti unite i mirtilli e aggiustate di sale e pepe.
Togliete dal fuoco e aggiungete un'abbondante grattugiata di parmigiano, mescolate bene.
Fate riposare qualche minuto e servite.

Risotto ai mirtilli

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venerdì 29 luglio 2011

Insalata di pesche e gorgonzola

Direi che questa insalata è perfetta se vi piace l'ultilizzo della frutta in preparazioni salate. Il dolce della pesca si sposa alla perfezione col piccante del gorgonzola... provere per credere!

insalata con pesche e gorgonzola

Per ogni persona:
1 pesca nettarina
40 gr di gorgonzola
3 o 4 manciatine di insalatine miste
1 cucchiaio di olio evo
un cucchiano di miele di corbezzolo
sale
pepe

Lavate l'insalata e asciugatela delicatamente. Disponetela su un piatto.
Lavate la pesca e taglaitela a dadini e mettetela sull'insalata.
Tagliate il gorgonzola a pezzettini e adagiatelo sull'insalata.
Mescolate l'olio con il miele, il sale e il pepe e versate il tutto sull'insalata.

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mercoledì 27 luglio 2011

Pomodori ripieni di riso e feta

Questo è  un piatto che mi ricorda i viaggi in Grecia di tanti anni fa, un piatto che mi ricorda l'estate, che sembra essere solo un ricordo di una decina di giorni fa, oggi qua è freddino e sta piovendo fitto, fitto...

pomodori ripieni di riso e feta

4 grossi pomodori tondi ( i miei pesavano in totale circa 900 gr)
60 gr di riso
1 cipolla
5 foglioline di menta
prezzemolo
70 gr di feta
sale
pepe
olio evo

Lavate i pomodori, tagliate la loro calotta  e togliete la polpa.
In un padella fate soffriggere in un po' di olio evo la cipolla tritata finemente, fatela appassire.
unite il riso, la polpa dei pomodori tagliata a pezzettini, il prezzemolo e le foglioline di menta tritati. Fate cucoere per circa 10 minuti.Unite la feta a pezzettini, salate e pepate.
Salate l'interno dei pomodori e riempiteli con il riso, chiudeteli con la colotta.
Mettetein una pirofila unta di olio e infornate a 175 ° per circa 50/60 minuti.

giovedì 21 luglio 2011

Torta rovesciata di albicocche alla lavanda

La foto non rende giustizia alla bontà della torta, l’ho scattata col telefono.
Sono tornata dalla vacanza al mare (se così si può chiamare!!! :-) con i bambini e mia mamma: io lo chiamerei un tour de force!) con un caricabatterie di meno: quello della macchina fotografica!  Niente panico! Anzi sì, un po’ di panico mi è preso! Ma ho scoperto che era finito nella borsa (identica alla mia) che mamma usava per computer e caricabatterie, l’unico problema è che mamma non abita proprio dietro l’anogolo: ci dividono "solo" 40 km!
Oltre che con un caricabetterie in meno sono tornata con qualche kg di albicocche in più! Finalmente  sono riuscita a mangiare delle albicocche degne di questo nome: succose e dolcissime, e appena colte dall'albero della  contadina:-)))) Non vi dico che scorpacciate ne hanno fatto i bambini e pensare che quelle comprate al mercato (che rispetto a quelle del supermercato non erano male) manco le guardavano...

 
Ho usato uno stampo da 24 cm di diametro

50 gr di zucchero per la tortiera
mezzo cucchiano di fiori di lavanda
150 gr di farina
100 gr di zucchero
3 uova
albicocche qb (io ne ho usate 18, ma erano veramente piccole) mi raccomando: devono essere dolcissime
90 ml di olio evo dal sapore delicato (o di semi)
1 cucchiaino di lievito per dolci
1 cucchiano di scorza di limone sotto alcool (oppure usate del limone fresco)
un pizzico di sale
burro per la teglia

Imburrate la tortiera e cospargete il fondo con lo zucchero e i fiori di lavanda.
Lavate le albicocche, tagliatele a metà ed eliminate il nocciolo. Disponetele sul fondo della toritera.
Montate le uova con lo zucchero, aggiungete l'olio, la scorza di limone, il sale, la farina e il lievito setacciati. Versate il composto sulle albicocche e infornate a 180°, nel forno precedentemente riscaldato, per circa 45/50 minuti. (regolatevi secondo il vostro forno).

Altre ricette con la lavanda:

martedì 19 luglio 2011

Insalata di fregola al pesto di rucola e polpo

 fregola con pesto di rucola e polpo

Per 3 porzioni abbonadanti:

210 gr di fregola (potete usare anche la pasta)
250 gr di pomodorini
350 gr di polpo già lessato
40 gr di rucola
olio evo
sale
pepe
scorza di limone (facoltativa)

Lavate la rucola, asciugatela e mettetela nel mixer con 5 cucchiai di olio evo e un pizzico di sale.
Cuocete la fregola in acqua bollente salata secondo il tempo indicato sulla confezione.
Nel frattempo tagliate il polpo a pezzettini e condotelo con olio evo, sale e pepe.
Scoalte la fregola e passatela sotto il getto di acqua fredda.
Condite la fregola con il pesto di rucola, il polpo e i pomodorini precedentemente lavati e tagliati a pezzetti.
Se vi piace aggiungete un po' di scorza di limone grattugiata.
Aggiustate di sale e pepe e mettete in frigo.
Toglietela dal frigo qualche minuto prima di servire.

Altre ricette con la fregola:

mercoledì 13 luglio 2011

Limonata alla lavanda

Quella della limonata alla lavanda è stata una delle prime foto che ho visto su Pinterest  e l'idea di provarla non mi ha mollata un attimo. 
A me è piaciuta molto (ma io ho una passione per l'abbinamento lavanda /limone). L'approvazione è arrivata anche dalla mia amica Stefania e da mio marito; secondo il maritoavrei potuto osare di più, nel senso che avrei potuto mettere un po' più lavanda, io sono dell'idea che se lo avessi fatto avrei ottenuto l'effetto "profumo/sapore di saponetta"...


limonata alla lavanda

500 ml di acqua
mezzo cucchiano di fiori di lavanda
150 ml di succo di limone
zucchero a piacere (io 4 cucchiai)
Qualche goccia di succo di puro mirtillo (facoltativo): speravo di ottenere un colore che ricordasse la lavanda e invece ho ottenuto il colore che si vede nella foto...

Fate bollire l'acqua e mettetei in infusione i fiori di lavanda per circa 10 minuti.
Filtrate l'infiso, unite lo zucchero e fatelo sciogliere.
Aggingete il succo di limone spremuto e mescolare.
Mettete in frigo fino al momento di servire.
Io l'ho servita con qualche cubetto di ghiaccio.

limonata alla lavanda

Altre ricette con la lavanda:

martedì 5 luglio 2011

5 luglio 2007

4 anni di puro Amore


Ti ringrazierò per sempre per tutto quello che sei e per tutto quello che mi dai con tutto l'amore che ho.

venerdì 24 giugno 2011

24 giugno 2005

6 anni di Amore puro

 
Non smetterò mai di ringraziarti per tutto l'amore che sei  e che mi dai con tutto l'amore che ho.


giovedì 26 maggio 2011

Bicchierini, ma proprio ini, di yogurt e rabarbaro... quello di casa mia!

 rabarbaro: dal mio giardino

Finalmente il rabarbaro è entrato anche in casa “pan con l’olio”.. e direttamente dal suo giardino :-) non mi capacito come una piantina, dimenticata in un mini vaso per tre primavere, sia riuscita a produrre qualche mini costa da poter utilizzare…Da oggi la piantina sarà meno trascurata (… forse), è stata trapiantata in terra insieme ad altre due sorelline… e speriamo in raccolto più abbondante per il prossimo anno…

bicchierini con yogurt rabarbaro e fragole

Però con i miseri 25 gr di coste di rabaro (si leggete bene solo 25 gr) ho preprarato dei mini bicchierini (quelli da liquore) allo yogurt.
Togliete le foglie alle coste (non usate le foglie da qualche parte ho letto che sono tossiche). Tagliate a pezzettini le coste, dopo averle lavate, e mettetele in un padellino insieme a 4  cucchiani di zucchero, 1 fragola lavata e tagliata a pezzettini e due o tre cucchiaini di succo di limone, fate cuocere a fuoco basso per circa 5/7 minuti. Prendete dello yogurt greco (nel mio caso due cucchiaiate), se vi va dolcificatelo leggermente, mettelo in un bicchierino e cospargete con la composta di fragola e rabarbaro.

mercoledì 18 maggio 2011

martedì 10 maggio 2011

Risotto al nero di seppia alla fiorentina ... con seppie e bietole

Un risotto che ricorda la mia infanzia, non perchè è un piatto tradizionale della mia famiglia, no, ma perchè me ne innamorai verso i cinque/sei anni in un ristorante fiorentino. Un piatto che mi è rimasto ben impresso nella memoria, ma che poche altre volte ho mangiato... ma oggi a pranzo replico!

 Oggi è il compleanno di mio babbo: un bacio grande, grande ovunque tu sia... mi piace immaginarti sempre vicino alla mamma e alle due piccole iene che non hai fatto in tempo a conoscere...

risotto nero alla fiorentina

(per 4 persone)
360 di riso
300 gr di bietole
400 gr di seppie
mezzo bicchiere di vino bianco
1 scalogno
sale
pepe
brodo qb
olio evo

Pulite le seppie econservate le sacche con l'inchiostro. Tagliatele molto sottili (altrimenti potrebbero rimanere un po' dure).
Tritate lo scalogno e fatelo rosolare in un po' di olio evo.
Unite i pezzettini di seppia e fate insaporire.
Aggiungete la bietola precedentemente lavata e tagliata a pezzettini.
Cuocete per qualche minuto e aggiungete il vino bianco.
Fate evaporare il vino e unite il riso che porterete a cottura con il brodo.
Aggiustate di sale e di pepe.
A fine cottura unite l'inchiostro.
Servite caldo.

martedì 3 maggio 2011

Cucinare con gli scarti (4): le foglie di carota e le foglie di ravanello... in insalata

 insalata di foglie di carota e di ravanello

Ditemi un po' avete mai provato a cucinare le foglie di carota? Vi sono piaciute? Io non riesco ad affrontarle: ci ho provato lo scorso anno prendendo spunto da una rivista che suggeriva di condirle con salsa di soia, sesamo e non ricordo quale altra cosa... sono finite subito nel bidone dell'umido... stessa cosa è successa una decina di giorni fa, sempre con le foglie di carota cotte e infilate dentro una frittata... e pensate ,l'ho proposta anche al marito che mi sta ancora infamando... ma la frittata non siamo riusciti a mandarla giù... 

Crude mi piacciono, le ho aggiunte all'insalata insieme alle foglie di ravanello come faceva qualche volta mio babbo

venerdì 29 aprile 2011

Torta di ricotta al cocco con gocce di cioccolato

Una torta che nasce dall'esigenza di smaltire della ricotta dimenticata in frigo e prossima alla scadenza e dalla voglia  di cocco della pulce cinquenne. 
 Il risultato è stato buonissimo, una torta golosa e con l'interno umido come piace a me :-)


torta di ricotta e cocco

300 di farina
200 di zucchero
210 ml di latte
3 uova
250 gr di ricotta
200 gr di cocco disidratato grattugiato
1 cucchiaino di estratto di vaniglia
100 gr di gocce di cioccolato
50 gr di burro
1 bustina di lievito per dolci

Montate le uova con lo zucchero, quando saranno belle spumose unite la ricotta e il burro a temperatura ambiente. quando tutto sarà bene amalgamato aggiungete la farina con il lievito. Dopo unite l'estratto di vaniglia, il cocco, il latte e le gocce di cioccolato. Versate il composto in uno stampo  (io da 24cm) ben imburrato e infornare a 170/180° per circa 45/50 minuti, regolatevi secondo il vostro forno e fate la prova stecchino.

martedì 26 aprile 2011

Crumble di agretti e caprino

Sempre di corsa e con mille cose da fare ... e quasta ricetta è rimasta nel "dimenticatoio "per una ventina di giorni, non so se da voi gli agretti si trovano ancora, qua al mercato non li ho più visti... tenetela presente per il prossimo anno:-)
crumble di agretti e caprino

300 gr di agretti già puliti
120 gr di caprino delicato
50 gr di pancetta
110 gr di farina di kamut (potete usare anche la normale farina, io avevo questa da finire)
burro 50 gr
sale
pepe

Lessate gli agretti per circa 10 minuti in acqua salata, e scolateli.
Tagliate il caprino a pezzettini e la pancetta a dadini.
Unite la pancetta e il caprino agli agretti e mescolate aggiustate di sale e di pepe.
Tagliate il burro freddo a cucbetti e lavoratelo, con le dita, insieme alla farina fino ad ottenere le caratteristiche "briciole".
Mettete gli agretti in una pirofila e in due minipirofile e cospargeteli con le briciole. Infornateli a 180° per circa 35 minuti. Servire caldo o tiepido.

venerdì 22 aprile 2011

Insalata di asparagi crudi, fragole e caprino

L'idea l'ho presa da questo post di Giulia. 
Sono passati quasi due anni da quando l'ho letta per la prima volta, è una ricetta che mi è rimasta bella viva nella memoria. Non so perchè ho aspettato tanto a provarla, non fate come me se avete fra le mani degli asparagi freschissimi provatela. Io ho aggiunto anche del caprino dal sapore molto delicato, preso in un azienda agricola qua vicino. (Appena ritrovo il bigliettino da visita vi lascio i contatti. )

insalata di asparagi crudi, fragole e caprino 019

circa 15 asparagi freschissimi  (di quelli finissimi)
5/6 fragole
50 gr di caprino dal gusto delicato
olio evo
sale
pepe

Lavate gli asparagi e taglieteli a rondelle conditeli con sale e olio evo e lasciati riposare per una decina di minuti.
Tagliate le fragole a fettine e il caprino a dadini.
Condite a piacere con olio evo sale e pepe.

mercoledì 20 aprile 2011

Pesto di baccelli (fave) freschi

Sicuramente vi causerò un po' di confusione, ma qua in Toscana (almeno a nella provincia di Firenze) le fave si chiamano baccelli e i baccelli delle fave si chiamano semplicemente bucce. Quindi quando parlerò di baccelli (a meno che non sia specificato come qui) mi riferirò alle fave.
Tutto questo "rigirio" di parole per dirvi che a me suona strano usare la parola fave... provate a venire a Firenze a chiedere il perchè!

I baccelli che erano dentro alle bucce che vi ho presentato ieri sono finiti in questo pesto:

pasta al pesto di baccelli (fave)

200 gr di baccelli private della pellicina (i miei erano piccolissimi e dolcissimi, non ho tolto la pelliccina)
20 gr di gherigli di noci
25 gr di parmigiano grattugiato
25 gr di pecorino toscano di media stagionatura grattugiato
sale
pepe
olio evo

 La preparazione è semplicissima: pestate nel mortaio tutti gli ingredienti o metteteli nel frullatore. Aggiustate di sale e pepe e unite l'olio evo, quello che serve per ottenere una giusta consistenza del pesto.
Con queste dosi possiamo condirci 3 porzioni abbondanti di pasta.

Se non avete "problemi" con l'aglio vi suggerisco di aggiungerne un pochino.
Lo stesso vale per la menta, qua non piace al marito, ma qualche fogliolina ci sta davvero bene.

pesto di baccelli (fave)

martedì 19 aprile 2011

Cucinare con gli scarti (3): i baccelli delle fave... al pomodoro

Nei commenti al precedente post mi è stato chiesto più volte se fosse possibile cucinare i baccelli delle fave, la risposta è si!
Dopo aver visto che sono commestibili, (in rete troverete quasi sempre la solita ricetta: lessati e ripassati in padella con uno spicchio di aglio e spolverati di pan grattato) ho deciso di provare...
Cucinati così al pomodoro ricordano MOLTO, MA MOLTO vagamente i fagiolini.

Mi dispiace, ma non ho pesato i baccelli...

Baccelli di fave al pomodoro

Baccelli di fave
pelati
aglio
olio evo
sale 
pepe

Togliete dai baccelli le fave. Togliete dai baccelli le parti laterari quelle filamentose.
Lavateli e fateli bollire per circa 40 minuti.
Preparate la salsa di pomodoro facendo soffriggere nell'olio evo l'aglio e aggiungendo i pomodori pelati, fate cuocere a fiamma bassa per una ventina di minuti .
Scolate i baccelli e uniteli alla salsa di pomodoro, aggiunstate di sale e di pepe e fate cuocere per circa 15 minuti.

mercoledì 13 aprile 2011

Cucinare con gli scarti (2): i baccelli dei piselli (pasta gratinata con besciamella alla purea di baccelli di piselli e risotto con purea di baccelli di piselli)

Anche oggi vi propongo qualcosa con gli scarti. Non ho saputo resistere alla curiosità, scatenata da questo post di Virginia,  di cucinare qualcosa con i baccelli dei piselli. Voi avete provato? Come li avete utilizzati?

Il lavoro è abbastanza lungo: sgrana i piselli eliminando la parte laterale dei baccelli perchè è filamentosa, lava i baccelli e tagliali a pezzetti, falli bollire per circa 40 minuti, frullali con qualche cucchiaio di acqua di cottura e passali al setaccio per eliminare la parte dura e filamentosa e per ricavare solo la purea...

Io avevo circa 1,3 kg di soli baccelli e ho ricavato circa 850 ml di purea di baccello

(Ho perso i foglietti dove avevo scritto con esattezza le dosi degli ingredienti... le ricette le ho provate circa 15 giorni fa... le dosi quindi sono approssimative)

PASTA GRATINATA CON BESCIAMELLA ALLA PUREA DI BACCELLI DI PISELLI

pasta gratinata con bacelli di piselli 003

130 gr di pasta (io lumaconi)
350 gr di purea di baccelli di piselli
200 ml di latte
20 farina
20 burro
50 gr di pancetta
sale
pepe
noce moscata
parmigiano

Fate sciogliere il burro in un pentolino e aggiungete la farina setacciata, mescolate continuamente e aggiungete il latte caldo, continuate a mescolare e portate a bollore e aggiungete un pizzico di noce moscata. Continuate a far cuocere a fiamma bassa il tempo necessario a far addensare la salsa, e mescolate continuamente.
Taglaite la pancetta a dadini e fatela cucoere in una padella antiaderente senza l'aggiunta di grassi,  scolate la pancetta.
Unite alla besciamella la purea di baccelli e la pancetta e aggiustate di sale e di pepe.
Fate cuocere al dente la pasta.
Mescoalte la pasta con la besciamella e mettetela in una pirofila
Cospargete di parmigiano grattugiato.
Infornate a 180° e fate andare finchè la superficie non sarà dorata.

RISOTTO AI PISELLI CON PUREA DI BACCELLI DI PISELLI

risotto ai piselli con crema di bacelli di piselli
(e qui le dosi le ricordo peggio...)

350 di riso
250 gr di piselli
250 ml di purea di baccelli di piselli
50 gr di pancetta
una noce di burro
1 scalogno
brodo vegetale
sale
pepe
parmigiano

Soffriggete lo scalogno tritato nella noce di burro, aggiungete la pancetta e i piselli, fate insaporire per qualche minuto.
Unite il riso, fate insaporire e iniziate ad aggiungere poco per volta il brodo caldo.
Quasi a fine cottura unite la purea di baccelli, aggiustate di sale e di pepe.
Alla fine aggiungete il parmigiano grattugiato, mescoalte bene e servite.




Partecipo a cuciniamo con le foglie di Dauly

 

lunedì 11 aprile 2011

Cucinare con gli scarti (1): le foglie di ravanello (salsa verde con le folgie di ravanello)

Sono rimasta affascinata da due post letti nei giorni scorsi (il primo è quello di Alex e il secondo...  ve lo dirò la prossima volta!!! :-)  ) dove vienecucinato quello che di solito si scarta...
Cosa ci fate con le folgie di ravanello? Fate come ho sempre fatto io e le buttate? Ecco Alex suggerisce di farci il pesto.
Io vi dico di preparare una salsa verde, come quella che si fa col prezzemolo e di accomapagnarla ai ravanelli.
Volete un altro consiglio? Prendete le foglie più fresche dei ravanelli e mescolatele all'insalata, mi sono ricordata che lo facevano mio babbo e mia nonna :-)



salsa vere di foglie di ravanello

Salsa verde con foglie di ravanello

Foglie di ravanello (quelle di due mazzetti)
1 uovo sodo
una fetta di pane bagnata nell'aceto
2 filetti di acciuga sotto sale
1 cucchiaio di capperi
olio evo
sale

Lavate le foglie di ravanello e asciugatele.
Strizzate il pane e togliete il sale dai capperi e dai filetti di acciuga.
Treitate tutti gli ingredienti, aggiustate di sale (se lo ritenete necessario) e mescolate bene aggiungendo abbondante olio evo.

salsa vere di foglie di ravanello




Partecipo a cuciniamo con le foglie di Dauly


venerdì 1 aprile 2011

Orange curd

Sono di corsissima...
Vi lascio subito la ricetta :-)

orange curd

2 arance "grossotte"   (le mie erano di circa 310 gr l'una)
180 gr di zucchero
2 uova intere
2 tuorli
50 gr di burro
3 cucchiaini colmi di maizena

Lavate le arance, grattugiate la lora buccia e ricavatene il succo.
Mescolate la maizena in una parte del succo di arancia
Sbattete leggermente le uova, unite il burro tagliato a tocchetti, lo zucchero e tutto il succo spremuto.
Cuocete a bagnomaria per circa 10/15 minuti, finchè non raggiunge la consistenza desiderata.
Versate subito nei barattoli di vetro sterilizzati ( se volete passatela ad un colino, io non l'ho fatto), fate raffreddare e conservate in frigorifero per una settimana... se ci arriva...

lunedì 28 marzo 2011

Sciroppo di viole mammole

Ma quanto sono belle le viole mammole?
"Povere" mammole! Qua non hanno vita semplice: ce le contendiamo io e la “iena cinquenne”, io per usi in cucina, la iena cinquenne per il piacere di raccogliere fiori. Questo anno sono riuscita a raccogliere “solo” 20 gr di petali ed è un peccato perché questo sciroppo ha un aroma spettacolare e meritava farne molto di più!. (Ma qualcuno di voi ha idea di quante violette ci vogliono per fare 20 gr di soli petali? Una miriade!)
Avete visto la foto? Il colore non è proprio quello che mi aspettavo, mi immaginavo qualcosa di molto più blu...

sciroppo di viole mammole

20 gr di petali di violette (solo petali, eliminate tutte le parti verdi cui sono attaccati)
180 gr di zucchero
140 ml di acqua

Lavate delicatamente i petali delle mammole.
Preparate lo sciroppo facendo bollire lo zucchero con l'acqua.
Togliete dal fuoco lo sciroppo e unite i petali dei fiori.
Lasciateli in infusione, coperti per una notte, una volta che lo sciroppo si è raffreddato mettetelo in frigorifero.
Filtrate lo sciroppo e mettetelo in un vasetto o in una bottiglietta sterilizzata e conserservatelo in frigorifero.

venerdì 25 marzo 2011

Ravioli con gli strigoli

Giusto per restare in tema con l'ultimo post, anche oggi vi parlo di strigoli.

Erbette selvatiche: strigoli

La cosa che mia mamma preferisce fare con gli strigoli è la pasta ripiena, e le viene proprio buona, il suo cavallo di battaglia sono i cannelloni con gli strigoli, non chiedetemi la ricetta perchè lei va ad occhio, però posso lasciarvi questa dei ravioli fatti con le prime piantine della stagione :-)

ravioli con gli strigoli

100 gr di strigoli lessati
250 gr di ricotta
40 gr di parmigiano grattugiato
2 uova
200 gr di farina
sale
pepe

Preparate la sfoglia con le uova e la farina. Lasciatela riposare per almeno mezzora. in frigorifero Frullate gli strigoli con la ricotta e il parmigiano. Aggiustate di sale e di pepe. Preparate i ravioli stendendo l'impasto in due sfoglie, distribuendo sopra una di esse il ripieno a mucchiettini ben separati l'uno dall'altro, e coprendo con l'altra sfoglia. Schiacciate con le dita intorno ai mucchiettini sigillando i due fogli di sfoglia. Usate un tagliapasta per ritagliare i ravioli. (Oppure fate come me e usate un multistampo per ravioli)
Una volta cotti li ho conditi con un poco di burro e del parmigiano.

martedì 22 marzo 2011

Frittata con gli strigoli ed erbette selvatiche

Con queste erbette selvatiche la primavera è entrata in casa mia. Grazie mamma!

Erbette selvatiche: strigoli

FRITTATA CON GLI STRIGOLI
Per ogni uovo prendete una manciata di strigoli, lavateli e fateli bollire per circa 10 minuti. Sbattete le uova, unite gli strigoli lessati, sale pepe e una spolverata di parmigiano, mescolate bene. Ungete una padella con dell'olio evo e versateci il composto di uova, e cuocete la frittata su ambo i lati.  
Io ho versato poco impasto alla volta in un coppapasta  di metallo, a forma di fiore, appoggiato sulla padella, ottenendo così delle mini-frittatine.

frittata con gli strigoli

Le ho servite con un insalata di erbette selvatiche.

Erbette selvatiche: terracrepoli

Verbette selvatiche: radicchio

erbette selvatiche: cicerbita

erbette selvatiche: raperonzolo

venerdì 18 marzo 2011

Ho fatto pace con le MERINGHE e con la PAVLOVA!

Finalmente ho fatto pace con le meringhe, dopo l'ultimo insuccesso ero sicura che avrei alzato bandiera bianca e avrei smesso di cimentarmi in catastrofici esperimenti... Ma poi non mi sono data per vinta e ho rialzato il capo complice un cassettino della memoria che si riapre e che mi ricorda questo articolo di Dario Bressanini sulle meringhe. L'ho letto e riletto e alla fine ho deciso che mi sarei data l'ultima possibilità, dando anche al mio nuovo aiutante in cucina la possibilità di dimostrare quel che vale! Una fortunata coincidenza di cose?  Può essere, ma le meringhe sono venute perfette.

Non vi lascio la ricetta, vi dico solo di andare a leggere il "trattato" sulle meringhe  di Dario Bressanini e di provare... se sono uscite a me...

pavlova

Per quanto riguarda la Pavovla, ho usato il solito composto senza aggiungere la maizena o la frumina che ho visto indiverse ricette, non vi lascio le dosi,  perchè ho usato una parte dei 400 gr di albumi che ho montato a neve. Ho fatto una base circolare di meringa con i bordi leggermente rialzati  e dopo la cottura l'ho farcita con 250 gr di panna montata, fragole, banane e kiwi.

La ieina cinquenne era a casa "in malattia" e dire che si sia divertita un sacco con la sacca da pasticcere, è dire poco, ma la meringa cruda se l'è sparata anche su i suoi riccioli biondi... e pure il pediatra se ne è accorto quando l'ha visitata!

meringhe

venerdì 11 marzo 2011

Insalata con radicchio rosso, germogli di crescione e kumquat

Non so a voi, ma a me piacciono un sacco i kumquat col loro sapore dolce e  aspro allo stesso tempo. La pianta di mamma questo anno è stata generosa e ci ha regalato moltissimi frutti: molti sono stati mangiati appena colti, altri  sono stati portati a casa per gustarli con calma. Li ho sempre mangiati al naturale, ma chissà... se avete consigli su come utilizzarli potrei anche sperimentare
Per ora vi suggerisco io questa ricetta trovata su "La Cucina" numero di marzo (e leggermente modificata) ... solo per gli amanti della frutta col salato...
Mi raccomando accompagnatela con la salsa allo zafferano: ero un po' scettica, ma ci sta davvero bene.

Insalata con kumquat, radicchio rosso e germogli di crescione

120 gr di carote
120 gr di radicchio rosso
60 gr di kumquat
germogli di crescione
50 gr di prosciutto cotto (la prossima volta non lo metterò)
olio evo
sale

40 gr di formaggio cremoso
3 cucchiai di latte
3 /4 pistilli di zafferano

Pulite le carote e lessatele per 10 minuti. (la prossima volta le lascerò crude). Raffreddatele e tagliatele a fettine.
Lavate il radicchio, asciugatelo e tagliatelo a pezzettini.
Lavate e tagliate a fettine il kumquat.
Scaldate il latte e unitevi lo zafferano, lasciatelo riposare qualche minuto. Unitelo al formaggio e mescolate bene in modo da ottenere una salsa.
In un piatto mettete le carote, il radicchio, i kumquat, il prosciutto tagliato a strscioline e  i due manciate di germogli di crescione. Condite con un po' di sale e di olio evo e accompagnate l'insalata con la salsina allo zafferano.

Insalata con kumquat, radicchio rosso e germogli di crescione

mercoledì 2 marzo 2011

Crostini con burro salato ai gamberi

Molte idee mi sono “frullate” in testa per partecipare al contest organizzato dalle Fattorie Fiandino  e Sandra di un Tocco di Zenzero dedicato interamente la burro salato 1889. Ne ho testata qualcuna, ho preferito la versione salata a quella dolce e la versione con l’utilizzo del burro  a crudo rispetto a quella con il burro sottoposto a cottura.
Questo burro, si gusta al meglio al naturale, in purezza spalmato su una fetta di pane toscano, in questo modo sì che viene esaltato tutto il suo sapore! Proporlo così per il contest? Mi sembrava poco carino, ma l'idea spalmarlo sul pane non mi ha abbandonata …allora  l'ho arricchito con dei gamberi…

crostini con burro ai gamberi

8 gamberoni
8 fette, molto piccole, di pane toscano
40 gr di burro salato 1889
1 limone non trattato

Togliete il burro dal frigorifero e fatelo ammorbidire a temperatura ambiente.
Lavate i gamberoni e lessateli  in acqua bollente per circa due minuti.
Scolateli e lasciateli raffreddare.
Una volta raffreddati sgusciate i gamberi, incideteli leggermente lungo il dorso e togliete il budello intestinale (il filino nero).
Aiutandovi con  la mezzaluna tritate grossolanamente i gamberoni.
Tagliate un pezzo di carta forno su cui andrete a mettere il burro ammorbidito, unite poi i gamberoni tritati e con una spatola cercate di mescolarli al burro.
Una volta mescolati in modo omogeneo, aiutandovi col foglio di carta forno, cercate di dare una forma a cilindro al burro, poi mettetelo in frigorifero a solidificare per circa 2 ore.
Tagliate le fettine di pane e tostatele leggermente in una padella antiaderente.
Lavate il limone e da un pezzo della sua scorza ricavate delle striscioline.
Adagiate su ogni fetta di pane un pezzetto di burro salato ai gamberetti che poi cospargerete con le striscioline di scorza di limone.

crostini con burro ai gamberi