mercoledì 26 maggio 2010

Ed ecco la versione numero 2 dello sciroppo di rose...

Questa è la ricetta che trovato su una vecchia fotocopia. Premetto che per questo sciroppo e il precedente ho usato le stesse varietà di rose (un mix di petali rosa e rossi per entrambe le preparazioni), ma alcune differenze le ho notate.
  1. La consistenza: il primo sciroppo è molto più fluido (il "classico" sciroppo), questo di oggi è molto , molto denso, quasi una gelatina
  2. L'aroma: questo ha un sapore più intenso e deciso, caratteristiche date dall'alcol, l'altro è più delicato, ma ha un aroma di rose puro al 100%. Quello di oggi non è adatto a preparazioni destinate ai bambini.
  3. Difficoltà nella preparazione: il primo sciroppo è più facile da fare perchè molto più veloce la fase del "filtraggio" (vedi la ricetta qua sotto )
  4. Il colore: già dalla foto si vede la differenza, questo ha un colore molto più intenso, l'altro è molto più chiaro.
Li ho provati entrambi semplicemente con dello yogurt greco come suggerisce Carolina. Devo essere sincera non saprei quale dichiarare il mio preferito. Stasera riapro la produzione di entrambi...

sciroppo di rose versione 2

200 gr di petali di rose
50 ml di alcol90°
900 gr di zucchero
1 bicchiere di acqua (io ne ho messo uno e mezzo)

Lavate delicatamente i petali di rose in acqua fredda. Preparate uno sciroppo con lo zucchero e l'acqua e fatelo bollire per circa 20 minuti. Frullate i petali di rose con l'alcol e unite la "poltiglia" di petali allo sciroppo. Chiudete la pentola e lasciate riposare lo sciroppo e le rose per almeno 12 ore. Filtrate lo sciroppo, questa è stata un'operazione assai difficile, dovete strizzare bene "la poltiglia" di rose, io l'ho passata al setaccio... armatevi di tanta pazienza. Portate a bollore lo sciroppo filtrato e lasciatelo cuocere per alcuni minuti. Mettetelo, ancora caldo, dentro a dei barattoli a chiusura ermetica sterilizzati, poi fateli sterilizzare in una pentola piena di acqua per almeno 40 minuti da quando inizia a bollire.

martedì 25 maggio 2010

Sciroppo di rose, versione 1

Avete delle rose molto profumate, non trattate con pesticidi e coltivate lontano da strade trafficate? Volete conservare il loro profumo e il loro sapore a lungo? Avete mai pensato di utilizzarle in cucina? Io ci avevo pensato anni fa con una marmellata dal risultato ultradelunte... E questo "lavoro! andato male mi ha trattenuto dal provare a sperimentare qualcosa di nuovo, finchè pochi giorni fa mi è capitata sotto mano una vecchia fotocopia di una ricetta per lo sciroppo di rose. Ho fatto anche un giro in rete e qui ne ho trovata una che mi ha ispirato. Le ho provate entrambe con le stesse varietà di rose. Le differenze ci sono state, ve ne parlerò nel post della versione numero 2.

sciroppo di rose versione 1

Per questo sciroppo ho seguito questa ricetta, apportando solo piccolissime modifiche.

Prendete 100 gr di petali di rose molto profumate, lavateli con delicatezza in acqua fredda. Portate a bollore 1 litro di acqua con il succo di un limone. Pestate grossolonamente i petali nel mortaio, quando l'acqua bolle togliete la pentola dal fuoco e aggiungetevi i petali, cercate di coprire bene i petali con l'acqua. Mettete il coperchio alla pentola e lasciate in infusione per 24 ore.
Filtrate l'infuso, pressando bene i petali in modo da ottenere più succo possibile (io li ho passati al setaccio). Pesate il succo ottenuto, a questo punto calcolate un kg e mezzo di zucchero per ogni litro di succo. Mettete il succo in una pentola capiente e aggiungete lo zucchero, fate sciogliere lo zucchero e fate bollire per circa 25/30 minuti. Versate il succo in dei barottoli o bottiglie a chiusura ermetica sterilizzati e metteteli in una pentola piena di acqua, fateli bollire per circa 40 minuti.

lunedì 24 maggio 2010

Panini con baccelli (fave) e salame

Questa settimana sarà dedicata a ricette a base di due ingredienti principali, il primo sono i baccelli, la loro produzione è giunta quasi al termine, e il secondo lo scoprirete prossimamente...

PS: voglio ringraziare tutti voi che costantemente passate di qua, e soprattutto voi che costantemente lasciate un "segno" del vostro passaggio. Mi scuso se in questo periodo non rispondo come si deve ai vostri commenti e se non riesco a passare costantemente da tutti. Fra qualche mese dovrei avere più tempo...


Panini con baccelli e salame


250 gr di baccelli sgusciati
30 gr di salame tagliato spesso
40 gr di pecorino poco stagionato
3 spicchi di aglio
3 panini di pane toscano (da circa 100 gr l'uno)
olio evo
sale
pepe

Sbollentate i baccelli. Decidete se sbucciarli o meno in base ai vostri gusti. Io ho tolot la buccia solo ad una parte dei baccelli. tritate l'aglio e fatelo appassire in un po' di olio evo. Unite i baccelli e fateli insaporire. Salate e pepate. Fate intiepidire. Togliete la calotta ai panini e svuotateli. Unite ai baccelli il salame e il pecorino tagliati a cubetti. Versate qualche goccia di olio all'interno dei panini e riempiteli con i baccelli. Servite.

giovedì 20 maggio 2010

Gnocchetti di patate con baccelli (fave)

Per gli gnocchi non vi lascio la ricetta, non sono capace a farli, ci ho provato un paio di volte con scarsi risultati. Seguite la ricetta cui siete "attaccati" oppure comprateli... Io confido sempre nell'impasto di mia mamma...

gnocchetti e baccelli

250 gr gnocchetti di patate
250 gr di baccelli (fave) già sgranati
50 gr di pancetta (tagliata spessa)
2 spicchi di aglio
olio evo
pecorino romano 30 gr
sale
pepe

Scotatte i baccelli per 2 minuti in abbondante acqua bollente salata. Scolateli e metteteli in acqua fredda. Eliminate la pellicina dei baccelli (io l'ho tolta solo a quelli un pochino più grossi. Schiacciate gli spicchi di aglio e soffriggeteli in un po' di olio evo, aggiungete la pancette tagliata a striscioline e fatela cuocere per qualche minuto. Unite i baccelli e fateli insaporire per qualche minuto, salate (poco, dato che verrà aggiunto il pecorino romano) e pepate. Aggiungete il pecorino grattigiato e mescolate. Scolate i gnocchi e uniteli ai baccelli, aggiungete uno o due cucchiai di acqua di cottora degli gnocchi e mescolate. Servite.

mercoledì 19 maggio 2010

Muffin con nocciole e cioccolato

Da fan sfegatata delle nocciole posso solo suggerirvi di provarli.

muffin con nocciole e cioccolato

180 gr di farina
70 gr di farina di nocciole
2 uova
120 gr di zucchero
150 gr di yogurt bianco
100 gr di scaglie di cioccolato fondente
50 gr di burro
mezza bustina di lievito
4 cucchiai di latte

Mescolate le farine con lo zucchero, il lievito e il cioccolato. In un’altra ciotola, sbattete le uova con il latte, il burro fuso e lo yogurt. Versate tutto il composto liquido su quello secco e mescolate velocemente. Riempite gli stampi da muffin per 3/4 e infornate a 180° per circa 20 minuti.

giovedì 13 maggio 2010

Bruschette con la roveja

roveja

Sapete che cos'è la roveja? E' un piccolo legume simile al pisello chiamato anche rubiglio e pisello dei campi. Il suo colore varia dal verde al marrone scuro. Il suo sapore? Mi era stato detto che è simile alle fave, secondo me assomiglia vagamente alle lenticchie e ai ceci. Non ha ancora una classificazione botanica ben definita: è una pianta che cresce da sempre anche in modo selvatico e alcuni ricercatori la ritengono un progenitore del pisello. Per altri ricercatori, invece si tratterebbe di una vera e propria specie diversa dal pisello. Qua troverete altre informazioni.


roveja

150 gr di roveja
300 gr di pomodorini
olio evo
3 spicchi di aglio
prezzemolo
sale
pepe
pane toscano

Mettete in ammollo la roveja per una notte. Fatela cuocere in abbondante acqua per circa un'ora e mezzo. (la signora che me l'ha venduta aveva detto per un'oretta...). Fate soffriggere gli spicchi di aglio, schiacciati, e del prezzemolo tritato in un po' di olio e unite i pomodorini tagliati a pezzetti. Fate insaporire. Unite la roveja e un po' del suo liquido di cottura, salate e pepate e fate insaporire per qualche minuto mescolando bene. Abbrustolite le fette di pane, se piace passateci sopra dell'aglio fresco e cospargetele di olio, copritele con la roveja e servite.

roveja

martedì 11 maggio 2010

Pici con crema di baccelli (fave) e polvere di prosciutto

Era il 14 aprile, ricordate vi avevo avvertito che ci sarebbero state una serie di ricette con i baccelli, invece, presa dall'entusiasmo delle ortiche e dando la precedenza ad altri ingredienti, sono finite nel dimentiocatoio. E' arrivata l'ora di rispolverarle, anche perchè la stagione dei baccelli sta per finire...

pici con crema di baccelli e polvere di prosciutto

per 4/5 persone

500 gr di pici freschi
350 gr di fave sgranate, più qualcuna per decorare
2 cucchiai di olio evo
40 gr di pecorino romano
5/6 fette di prosciutto crudo, sottili
1 spicchio di aglio
sale
pepe

In una padella fate insaporire l'olio con l'aglio schiacciato. Aggiungete i baccelli, precedentemente bolliti. Io non li ho sbucciati erano piccoli e freschi, se avete dei baccelli più grossi e un po' vecchiotti vi conviene farlo. Frullateli. Aggiungete il pecorino romano, sale (prima di salare assaggiate dato che il pecorino è molto saporito) e pepe. Ora arriva la fase più difficile di tutta la ricetta: prendete una padella antiaderente, adagiatevi le fette di prosciutto e fatele diventare croccanti, fate molta attenzione, il passo dall'essere croccanti ma buone a quello croccanti e bruciate è svelto.
Cuocete i pici e una volta scolati uniteli alla crema di baccelli, se necessario aggiungete uno o due cucchiai di acqua di cottura, mescolate e impiattate. Su ogni piatto sbriciolate grossolanamente qualche pezzo di prosciutto croccante e cospargete con qualche baccello fresco.

venerdì 7 maggio 2010

E per la festa della mamma.... dolce senza cottura con ricotta e fragole

Un dolce colorato, che sa di primavera, facile, veloce e senza cottura, i bambini se lo sono divorato. Qualcuna di voi, che lo ha visto in anteprima una quindicina di giorni fa sul sito di Linda, Pane, Amore e Creatività, lo ha già provato e mi ha detto che è andato a ruba. Si avvicina la festa della mamma potrebbe essere un'idea!

dolce di ricotta

Ho usato una tortiera di 16 cm di diametro

400 gr di fragole (più altre facoltative per la decorazione)
250 gr di ricotta
150 gr di panna fresca
1 tubetto di latte condensato (170 gr)
80 gr di zucchero
Savoiardi
3 cucchiai di latte
4 gr di gelatina in fogli



Pulite le fragole e frullatene 200 gr con 80 gr di zucchero.
Setacciate la ricotta e montatela con il latte condensato. Montate la panna, aggiungetela, con delicatezza, alla ricotta e mescolate con un cucchiaio di legno dal basso verso l’alto. Tagliate le restanti fragole a pezzettini e unitele alla crema, mescolando sempre piano, piano. Scaldate 3 cucchiai di latte e scioglieteci la gelatina precedentemente messa in ammollo. lasciatela intiepidire e unitela alla crema di ricotta e panna.
Tagliate una parte dei savoiardi, quelli necessari per rivestire la circonferenza della tortiera ,per renderli alti quanto il bordo dello stampo a cerniera stessa (o dell’anello per torte regolabile).
Inzuppate, nel frullato di fragole,solo da una parte i savoiardi che serviranno per il bordo della torta e poi foderate la circonferenza interna dello stampo.
Inzuppate da entrambi i lati i savoiardi che serviranno come base per il dolce, Il succo deve entrare bene nei biscotti. Sulla base di savoiardi versate metà della crema di ricotta, poi fate di nuovo uno strato di savoiardi bene inzuppati, se vi avanza del frullato di fragole versatelo, poco alla volta, sul secondo strato di savoiardi. A questo punto completate con la retsante crema.
Se volete, decorate la superficie del dolce con altre fragole. Tenete in frigorifero almeno 3 o 4 ore prima di mangiare.

dolce di ricotta

giovedì 6 maggio 2010

Panini di rosti di patate con agretti (o barba di frate)

Iimmagino che vi sarete stancati di vedere ricette di solo primi, ben 4 di fila! Oggi vi propongo un antipasto (contorno o piatto unico) con agretti e patate. Niente dosi, tutto ad occhio, il piatto è nato per caso, senza l'idea di crearer qualcosa per il blog... Forse è sbaglaita anche la ricetta dei rosti, non ho la minima idea di quale sia quella tradizionale, ma quello che è venuto fiuori ci è piaciuto.

panini di rosti di patate e agretti

Patate
Agretti
Olio evo
Aglio
Sale
Pepe

Lavate gli agretti e lessateli. Scolateli e fateli insaporire in un padella dove avrete gia fatto soffriggere uno spicchio di aglio, salate e pepate. Pelate le patate e grattugiatele, utilizzate la parte della grattugia con i fori più larghi. Mettete 2 o 3 cucchiai di olio in una padella e scaldatelo. Fate dei piccoli rosti con il composto di patate, uno o due cucchiai per rosti, e schiacciateli con una forchetta, cuoceteli finchè sono dorati da entrambe le parti, e salateli. Preparate i "panini": prendeti un rosti adagiatevi sopra un po' di agretti e chiudete con un altro rosti. Servite caldi.

martedì 4 maggio 2010

Ravioli ripieni di ortiche

Ecco l'ultima "fatica" con le ortiche. Sono rimasta particolarmente colpita dalle tagliatelle e da questi ravioli, difficile decretare la preprazione migliore...

ravioli alle ortiche

Per 3/4 persone

100 gr di ortiche lessate
250 gr di ricotta
40 gr di parmigiano grattugiato
2 uova
200 gr di farina
sale
pepe


Preparate la sfoglia con le uova e la farina. Lasciatela riposare per almeno mezzora. Frullate le ortiche con la ricotta e il parmigiano. Aggiustate di sale e di pepe. Tirate una sfoglia sottile e preparate i ravioli.

Una volta cotti li ho conditi con un poco di burro e del parmigiano.

ravioli alle ortiche

lunedì 3 maggio 2010

Tagliatelle di ortiche

Queste tagliatelle hanno avuto un successo tale che mi tocca cercare un altro parco/campo dove ce ne siano in abbondanza... Avete letto il post precedente? Dove le ho raccolte non ce ne sono più...


tagliatelle di ortiche

100 gr di ortiche già lessate
2 uova
300 gr di farina


Strizzate le ortiche per eliminare l'acqua di cottura e tritatele nel mixer. Preparate l'impasto mescolando la farina con le uova e le ortiche, se l'imapsto dovesse risultare troppo secco aggiungete qualche goccia di acqua. Lasciatelo riposare almeno per mezzora, poi tirate una sfoglia sottile e tagliate le tagliatelle (ho usato la macchinetta)

Sono perfette condite con un po' di burro e una spolverata di parmigiano.