venerdì 29 ottobre 2010

E con le ultime melanzane dell'orto ci faccio la Mussaka!

No, no l'orto non è il mio, io ho il pollice nero, l'orto è dello zio di mio marito che deve aver un gran bel pollice verde visto la quantità di melanzane che ha dato ai miei suoceri.
Il problema delle melanzane è che qua piacciono poco a tutti, suoceri compresi.
Però, c'è un però le melanzane cotte al forno e alla griglia non riesco proprio a mandarle giù, ma se sono state fritte, la situazione cambia. Non è che mi facciano impazzire anche se fritte, ma la situazione cambia di nuovo se si parla della mussaka, che mi crea dipendenza.
Certo non è un piatto che si prepara in 2 minuti, ma una volta ogni3/4 anni posso anche farlo :-)

Per la ricetta ho "cercato" di seguire passo passo quella riportata su questo libro di cucina greca. Ho optato per la "besciamella" descritta sul libro fatta con olio e uovo, dato che con la classica besciamella avevo sempre un risultato "simil squacquerone". Di certo ne risente a livelo di calorie e di pesantezza, ma è molto più simile a quella mangiata in Grecia.

Se non avete intenzione di sfamare un reggimento o tutto il vicinato riduce le dosi...

mussaka

Fra parentesi le mie modifiche

5 melanzane (le mie erano belle grosse)
mezzo chilo di carne macinata (ne ho usata quasi 900 gr)
2/3 pomodori (650 gr di passata di pomodoro)
1 tazza di olio (io molto meno e olio evo)
2 cipolle tritate
1 foglia di alloro
1 spicchio di aglio
olio per friggere
parmigiano grattugiato
farina

Per la besciamella:

1 tazza di farina (poco più di metà tazza)
2 tazze di latte
1 tazza di olio (poco più di metà tazza ed olio evo)
2 uova (di quelle piccole)
1 tazza di formaggio grattugiato tipo kefalotyri o parmigiano
sale
pepe
noce moscata

Lavate e tagliate le melanzane a fette, mettetele in un colino e spolveratele con del sale grosso. Lasciatele così per circa un'ora, devono perderee l'acqua ed eliminare l'amaro.

Scaldate l'olio e soffrigetevi la cipolla e l'aglio. Unite la carne e fatela rosolare bene per alcuni minuti. Aggiungete il pomodoro e l'alloro. Salate e pepate e fate cuocere per circa un'ora.

Sciacquate le melanzane e asciugatele con carta assorbente infarinatele e friggetele in olio ben caldo. Scolatele su carta assorbente.

La besciamella: Scaldate il latte senza farlo bollire. Scaldate l'olio e unitevi la farina mescolando molto bene. Unite il latte caldo mescolando di continuo con la frusta. Aggiungete anche le uova, precedentemente sbattute, sale, pepe e una spolvetata di noce moscata grattugiata. Mescolate continuamente per 5 minuti. Poi aggiungete il formaggio grattugiato sempre continuando a mescolare, lasciate cuocere per altri 2 minuti e poi togliete dal fuoco.

Prendete una pirofila e fate uno strato di melanzane (se volete salatele e pepatele) poi uno con la carne macinata, continuando sempre con questo ordine, alla fine coprite con uno strato bello spesso di besciamella. Spolverate con del parmigiano grattugiato e infornate nel forno bello caldo (io a 200°) per circa 20/25 minuti.

mussaka

mercoledì 27 ottobre 2010

Passato di cavolo nero con cannellini

Le basse temperature il vento freddo di ieri mi hanno fatto venir voglia di una zuppa calda, dai sapori invernali che "ti rimette al mondo" già dal primo assaggio.
Se dico cavolo nero dico anche fagioli, è un'accoppiata che raramente tendo ad abbandonare (per esempio qui, qui e qui), è l'unico tipo di cavolo cui non resisto, l'ho già comprato diverse volte (in questo farmer market che consiglio a chi è della zona di Prato) anche se mia nonna non sarebbe stata molto d'accordo, ricordo che diceva sempre che per usare il cavolo nero "bisogna aspettare la prima brinata".

passato di cavolo nero con fagioli

Per una porzione:

200 gr di cavolo nero
1 spicchio di aglio
4 cucchiai di fagioli cannellini precedentemente cotti
sale
pepe
olio evo

Lavate il cavolo, tagliate le foglie a pezzetti e metteteli in un pentola con 500/600 ml di acqua e l'aglio.

Fate cuocere con il coperchio per circa 15 minuti, il cavolo si deve ammorbidire.

Frullatelo con il minipimer e rimettete sul fuoco per far ritirare un po' (io volevo una crema bella densa, se preferite qualcosa di più liquido lasciatelo stare com'è o aggiungete qualche cucchiaio di acqua).

Salate.

Impiattate e aggiungete alla crema di cavolo i fagioli (caldi), spolverate con il pepe e condite con un cucchiaio di olio evo.

giovedì 21 ottobre 2010

Sugoli con succo di uva fragola

Avete mai sentito parlare dei sugoli? Io no prima di oggi, finchè non sono capita qua da Tuki, cercando qualcosa per utilizzare l'uva fragola.
Ho letto che sono dei budini fatti col mosto di uva, tipici nel periodo della vendemmia, in Emilia e in Veneto.
Questo che vi propongo non è fatto con il mosto, ma con del succo di uva fragola, quindi, credo, che non si possa considerare un sugoli a tutti gli effetti.

"Finto sugoli" di uva fragola

250 ml si succo di uva fragola
1 cucchiaio di zucchero (la mia uva era particolarmente aspra, ma Tuki consiglia di utilizzarne di meno)
1 cucchiaio di farina

Mescolate lo zucchero con il succo di uva, unite la farina e mescolate bene e portate a bollore, mescolando in continuazione.

Ci vorranno circa 10 minuti perchè il succo si addensi.

Versate nei bicchierini (o stampini) e fate raffreddare in frigo.

martedì 19 ottobre 2010

Ciambelline al succo di uva fragola

L'uva fragola dell'orto della mamma non è mai stata aspra come questo anno, anche i grappoli più maturi (che per quanto sono maturi tendono a sciuparsi) non fanno eccezione. Ne ho centrifugata un po' con l'intenzione di bermi il succo poi...
Avete presente le ciambelline al vino? Bene, provate a farle con il succo di uva fragola...

ciambelline al succo di uva fragola

500 gr di farina
150 ml di succo di uva fragola centrifugato (se non avete la centrifuga leggete qua)
100 ml di olio evo delicato o di semi
150 gr di zucchero, più altro per la copertura
1 cucchiano di semi di anice (facoltativi)
1 cucchiano di lievito per dolci

Mescolate lo zucchero con l'olio, poi unte il succo di uva fragola e continuate a mescolare.

Aggiungete la farina e il lievito setacciati, impastate, se volete dividete l'impasto in due parti e a una aggiungete i semi di anice.

Fate riposare l'impasto in frigo per mezzora.

Staccate dei pezzetti di impasto, fate dei bastoncini e chiudeteli a ciambella, passateli nello zucchero e disponeteli in una teglia rivestita di carta forno.

Infornate a 180° finchè le ciambelline non prendono colore (circa 15-20 minuti).

uva fragola


lunedì 18 ottobre 2010

La piccola "pasticcera" in rosa

Oggi gran parte della blogsfera si tingerà di rosa per sostenere La Campagna del Nastro Rosa per la prevenzione del tumore al seno.

La Campagna del Nastro Rosa si pone l'obiettivo di sensibilizzare e informare noi donne sull’importanza vitale della prevenzione e della diagnosi precoce dei tumori al seno (è il primo tumore femminile per numero di casi).

Nel mese di ottobre nei Punti Prevenzione LILT, la maggior parte dei quali all’interno delle Sezioni della Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori, si potranno effettuare delle visite senologiche.

Clicca qua e cerca l'ambulatorio più vicino a casa tua :-)

la piccola pasticcera in rosa

Per accompagnare l'iniziativa di oggi volevo qualcosa di speciale e di rosa ovviamente. Nei giorni scorsi avevo preparato qualcosa, ma non mi aveva convinto fino in fondo.

Allora ho pensato a LEI (che adora il rosa in tutte le sue sfumature), alla mia PICCOLA PASTICCERA IN ROSA, a casa "in malattia" e messa "di buzzo buono" a pasticciare per questa causa.

Io ho solo sciolto il cioccolato a bagno maria, fuso il burro, infornato e tolto dal forno, per il resto ha fatto tutto LEI, dalla preparazione degli impasti alla preparazione delle glasse.

I biscotti sono semplici frolle con ghiaccia reale colorata di rosa.
La torta è questa usando, qui, per la copertura cioccolato bianco e colorante alimentare rosa.


venerdì 15 ottobre 2010

Mele cotogne meringate

Ecco un'altra idea per usare le mele cotogne (per non fare sempre la "solita" cotognata), questa volta un dolcino caratterizzato da un meringa alla cannella...
mele cotogne meringate alla cannella

550 gr di mele cotogne già private degli scarti
200 ml di spumante dolce
5/6 cucchai di zucchero

3 albumi
100 gr di zucchero a velo
1 pizico di sale
1 pizzico di cannella

Cuocete le mele tagliate a pezzettini con lo zuchero e lo spumante. Si devono ammorbidire un po'.

Montate gli albumi con il sale, il pizzico di cannella e quando inizieranno a gonfiarsi unite gradualmente lo zucchero, lavorate a lungo fino ad ottenere una consistenza lucida e compatta.

Mettete le mele cotogne cotte in delle pirofiline monoporzione cospargere con la meringa (usate una sacca da pasticcere o come ho fatto io con un cucchiaio) e infornate a 100° per circa un'ora. La meringa sarà bella croccante fuori e più morbida dove tocca le mele.


mercoledì 13 ottobre 2010

Ravioli di castagne con sugo di gallinacci (finferli)

L'autunno è proprio arrivato, non solo sul calendario o per il tempo che cambia, per me l'autunno arriva quando i suoceri iniziano a mandarmi un po' dei funghi e delle castagne che raccolgono.

Funghi e castagne! Questa volta ho voluto gustarli insieme in un unico piatto: sono un binomio perfetto.

ravioli alle castagne con sugo di gallinacci

Per tre persone:

Per la sfoglia:
200 gr di farina
2 uova

Per il ripieno:
280 gr di castagne
110 gr di ricotta
2 cucchiai di parmigiano
sale
pepe

Per il sugo:
350 gr di gallinacci (io avevo solo questi, ma secondo me 500 gr sono l'ideale)
1 spicchio di aglio
olio evo

Preparate l'impasto per la sfoglia con le uova e la farina. Lasciatela riposare per almeno mezzora.

Lessate le castagne insieme a due foglie di alloro.

Sbucciate le castagne (occhio a non bruciarvi le dita...), passatele al passaverdura o nel mixer. Unite la ricotta, il parmigiano, il sale e il pepe. Mescolate bene il composto.

Preparate i ravioli stendendo l'impasto in due sfoglie, distribuendo sopra una di esse il ripieno a mucchiettini ben separati l'uno dall'altro, e coprendo con l'altra sfoglia. Schiacciate con le dita intorno ai mucchiettini sigillando i due fogli di sfoglia. Usate un tagliapasta per ritagliare i ravioli. (Io mi sono aiutata con una raviolatrice.)

Pulite i funghi e tagliateli a pezzettini. Fate soffriggere lo spicchio di aglio in un po' di olio evo, aggiungete i funghi, salate e pepate e portate a cottura.

Nel frattenpo fate cuocere i ravioli e serviteli con il sugo di funghi.


lunedì 11 ottobre 2010

Filetto di maiale con mele cotogne

Questo anno raccolto disastroso per quanto riguarda le mele cotogne. Molte sono cascate durante l'estate, molte prima di maturare e molte di quelle rimaste erano "abitate" dal baco Gigio...
Con le poche mele, sane, che sono riuscita a raccogliere dall'albero della vicina ho preparato questo:

filetto di maiale con le mele cotogne

1 filetto di maiale di circa 500 gr
3 mele cotogne
olio evo
mezzo bicchiere di vino bianco
sale
pepe

Salate e pepate il filetto di maiale. Mettetelo in un teglia con dell'olio evo e unite le mele cotogne, lavate e tagliate a fette.

Infornate a 250° per 5 minuti. Dopo irrorate la carne con il vino e infornate a 180° per circa 30 minuti.

Se volete potete frullare metà delle mele cotogne cotte, con metà del fondo di cottura, in modo da accompagnare la carne con le mele rimaste e con questa salsa... io ho aggiunto anche un pizzico di cannella in polvere.

mercoledì 6 ottobre 2010

Chicchi di uva con caprino e semini

Questa è l'ennesima ricetta che copio dalla rivista "La cucina del corriere della sera" per la precissione dal numero di settembre

Una non ricetta, un assemblaggio di ingredienti che richiede una certa pazienza (per evitare di buttare via tutto. Oh se l'ho pensato!) nello sbucciare i chicchi di uva senza romperli e nel rivestirli col caprino . Però merita provare...

uva e caprino

16 anici di uva (io con quella dose di caprino ne ho rivestiti solo 12)
80 gr di caprino fresco
semi di sesamo
semi di papavero

Tostate in una padellino antiaderente, senza aggiungere grassi, i semi di sesamo.

Sbucciate i chicchi di uva.

Spalmate il formaggio su un pezzo di carta da forno, fate uno strato alto circa 4 mm. Staccatene una porzione per rivestire un chicco di uva. Fate così per tutti i chicchi di uva.

Passate le palline nei semi di sesamo o in quelli di papavero.

lunedì 4 ottobre 2010

Crostata con ricotta e fichi

Che mandorle e fichi stanno bene insieme ve l'ho già detto qua ...

Oggi vi lascio un guscio di frolla alle mandorle che racchiude una crema di ricotta (non eccessivamente dolce, ma se credete potete aumentare lo zucchero) arricchita da dei succulenti fichi...


crostata di ricotta e fichi

Ho usato uno stampo per crostata rettangolare di 11 per 35 cm.

Per la frolla

150 gr di farina
50 gr di farina di mandorle
80 gr si zucchero
100 gr di burro
2 tuorli

Per il ripieno:

350 gr di ricotta
2 uova
70 gr di zucchero (con questa quantità di zucchero non viene fuori una crema dolcissima)
1 cucchiano di estratto di vaniglia
6 fichi

Lavorate gli ingredienti per la base e stendete la frolla in una teglia imburrata poi fatela riposare per un'ora in frigorifero.

Preparate la crema montando la ricotta e lo zucchero con le fruste, aggiungete le uova e l'estratto di vaniglia, mescolate fino ad ottenere un composto omogeneo.

Riempite il guscio di frolla con la crema.

Dividete i fichi, lavati, in due e sistemateli sulla crema di ricotta con la parte tagliata rivolta verso l'alto.

Infornate a 180° per 35/40 minuti.

crostata di ricotta e fichi

venerdì 1 ottobre 2010

Carpaccio di porcini

Questa più che una ricetta è un assemblaggio di ingredienti, che devono essere di primissima qualità: ci vogliono porcini piccoli, freschissimi e sodi, giusto quelli che mi ha consigliato il mio ortolano di fiducia.

carpaccio di porcini

Il procedimento è semplicissimo: pulite i porcini e tagliateli a fettine sottilissime (io ho usato la mandolina), aggiungete del parmigiano tagliato altrettanto sottilmente e condite con olio evo, sale, e un pizzico di pepe. Questa volta su consiglio dell'ortolano ho aggiunto anche qualche foglia di valeriana.

Mi dispiace niente dosi degli ingredienti, con questa preparazione vado sempre ad occhio.

Altre ricette con i porcini: